photo Santi Caleca
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A Milano apre Bar Sandøy, nuovo progetto di interior design firmato da Vudafieri-Saverino Partners: lo studio di architettura ha trasformato un negozio degli anni ’60 in un luogo di convivialità dallo spirito contemporaneo. Situato in via Melzo 3, nel quartiere di Porta Venezia, il locale prende il nome da una piccola isola norvegese. Bar Sandøy si inserisce nell’arcipelago gastronomico milanese di Røst –  anch’esso progettato da Vudafieri-Saverino Partners – come nuovo “approdo” informale del ristorante noto per la sua cucina di stagione e circolare.

L’intervento, firmato da Tiziano Vudafieri e Claudio Saverino, si fonda sull’equilibrio tra rispetto delle preesistenze e visione contemporanea dell’ospitalità, dando vita a un ambiente raccolto e vibrante, in cui ogni dettaglio diventa elemento narrativo. Lo studio ha scelto di mantenere intatto il pavimento e le pareti originali dell’ex negozio di materiale elettrico, facendo delle stratificazioni storiche la materia viva del progetto. “Così come la cucina, che parte dalla tradizione per sorprenderci con leggerezza, anche lo spazio si rinnova senza perdere la propria autenticità” spiega l’architetto Tiziano Vudafieri.
Il locale si sviluppa longitudinalmente: una vetrina su strada introduce lo spazio che si presenta subito nella sua interezza agli occhi di chi accede. Nella prima metà, tavoli, mensole di appoggio a parete e sedute alte; nella seconda, il banco bar che anticipa la cucina.

La palette cromatica gioca sui toni del rosso, gradazioni di nero e colori della terra, restituendo un’atmosfera calda e autentica. L’arredo riflette la ricerca di un’estetica sobria e funzionale: tavoli e mensole in legno multistrato a vista sono rivestiti in laminato plastico, materiale iconico dei bar italiani del dopoguerra, qui reinterpretato in chiave contemporanea. Sulle pareti, librerie in ferro nero accolgono le bottiglie di vino, mentre le lampade a sospensione creano un’atmosfera intima e accogliente. A conferire un tocco grafico e distintivo all’ambiente è il rivestimento a scacchi nero e rosso che abbraccia la zona del banco bar e caratterizza il bagno clienti. Contribuiscono alla narrazione visiva, tre travi in acciaio che attraversano lo spazio a mezza altezza, trasformandosi in supporto espositivo per una collezione di circa trenta manifesti vintage e contemporanei raccolti in tutta Europa. Questo percorso visivo intreccia passioni e debolezze, vino e convivialità, con uno spirito leggero e ironico, dando ritmo e personalità all’ambiente che accoglie 25 posti a seduta alta, in un dialogo continuo tra memoria del luogo e nuova destinazione d’uso.

Con Bar Sandøy, Vudafieri-Saverino Partners conferma il proprio ruolo di riferimento nella progettazione di spazi per la ristorazione, dopo progetti iconici come Terrazza Aperol a Milano e Venezia, Stendhal a Roma, Ristorante Paradiso a Cannes e Abu Dhabi, Chez Pierre a Montecarlo, Sala Gaspare del Camparino in Galleria e sempre a Milano RøstIl luogo di Aimo e Nadia, Dry MilanoRistorante Berton e numerosi altri interventi che hanno ridefinito l’esperienza del dining contemporaneo.

In perfetta coerenza con lo spirito del luogo, la proposta gastronomica di Bar Sandøy è essenziale, diretta, pensata per essere condivisa senza formalità. Il format richiama l’esperienza dei pintxos bar baschi: bocconi creativi da gustare anche in piedi, accompagnati da una selezione di vini naturali. La brace è protagonista in cucina, esaltando ingredienti semplici ma di grande qualità: verdure, pesce, molluschi e tagli selezionati di carne. Tra i piatti: baccalà in carpionebocconi di pollo chimichurri e zenzerocannolicchi con burro affumicato aglio grasso di pecora.
Completano l’offerta i vini selezionati da Andrea Cigalotti: una carta in continua evoluzione che valorizza giovani produttori italiani e internazionali. I calici partono da 7 euro, mentre i piatti vanno da 3 a 15 euro, in un formato che invita alla scoperta e alla condivisione, anche take-away

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