Milano Pride 2025: in 350.000 per i diritti e la resistenza arcobaleno
Milano Pride 2025: in 350.000 per i diritti e la resistenza arcobaleno
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Milano Pride 2025: in 350.000 per i diritti e la resistenza arcobaleno

Il Milano Pride 2025 si è concluso con una partecipazione da record. Sabato 28 giugno circa 350.000 persone hanno attraversato le vie del capoluogo lombardo per rivendicare diritti, visibilità e libertà sotto lo slogan “Resistenza Arcobaleno”. Una manifestazione che ha trasformato la città in un palcoscenico di festa, ma anche di impegno politico e sociale.

Il corteo e il percorso

Il corteo è partito da via Vittor Pisani, in zona Stazione Centrale, per poi snodarsi lungo viale Liberazione, via Melchiorre Gioia, piazza XXV Aprile e i Bastioni di Porta Volta, fino a raggiungere l’Arco della Pace, dove si è tenuto l’evento finale. Nonostante le alte temperature, la partecipazione è rimasta alta per tutta la giornata, con una folla composta da attivisti, famiglie, associazioni, sindacati e moltissimi giovani.

Tema e significato

Il tema dell’edizione 2025, “Resistenza Arcobaleno”, ha avuto un significato profondo: l’evento ha voluto stringere un legame simbolico con il Pride di Budapest, dove l’omolesbotransfobia istituzionalizzata limita fortemente la libertà d’espressione. Il gemellaggio ha inteso mandare un messaggio chiaro di solidarietà internazionale a tutte le comunità LGBTQIA+ che vivono in contesti repressivi.

La comunità in testa

Ad aprire il corteo, le Famiglie Arcobaleno, che proprio quest’anno festeggiano vent’anni di attività. Accanto a loro, associazioni storiche del movimento LGBTQIA+, rappresentanze sindacali (tra cui Cgil) e delegazioni politiche di PD, M5S e Alleanza Verdi e Sinistra. Il Comune di Milano ha confermato anche quest’anno il patrocinio ufficiale alla manifestazione.

La festa all’Arco della Pace

All’arrivo del corteo, l’Arco della Pace ha ospitato una serata condotta da Daniele Gattano, Edoardo Zedda e Marta Zoboli. Sul palco si sono alternati attivisti, portavoce e artisti. Tra gli ospiti, Ambra Angiolini, Levante, Michele Bravi, Orietta Berti e altri musicisti e performer. L’evento è stato trasmesso in streaming con sottotitoli e interpretariato LIS, confermando l’attenzione all’accessibilità.

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Un Pride sostenibile

Grande attenzione è stata dedicata all’impatto ambientale della manifestazione. I carri presenti sono stati coinvolti in un progetto di compensazione ecologica e, per la prima volta, è stato assegnato un riconoscimento chiamato “Green to Queer” per premiare le pratiche più sostenibili. Un segnale che l’inclusività può e deve andare di pari passo con la responsabilità ambientale.

Firme che si fanno notare

Il sindaco Giuseppe Sala ha sfilato nel pomeriggio, ribadendo il sostegno dell’amministrazione ai diritti civili. Il Pride 2025 è stato anche occasione per rinnovare l’attenzione politica su temi come il riconoscimento delle famiglie omogenitoriali, l’educazione inclusiva, e la lotta alla discriminazione nei luoghi di lavoro.

Sponsor in calo, partecipazione in crescita

Quest’anno si è registrata una leggera flessione nel numero di sponsor, ma questo non ha influito sulla riuscita dell’evento. Grazie al sostegno delle istituzioni e al contributo dei volontari, il Pride ha mantenuto intatto il proprio impatto culturale e sociale, dimostrando che la forza del movimento risiede soprattutto nella partecipazione attiva delle persone.

Il Milano Pride 2025 ha dimostrato ancora una volta che la città è un punto di riferimento per la comunità LGBTQIA+ in Italia e in Europa. Tra rivendicazioni e celebrazione, l’evento si è confermato non solo una festa, ma un presidio di diritti e una piattaforma per il cambiamento.

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