Riapre il Labirinto di Arnaldo Pomodoro: un viaggio tra arte e materia
Dopo oltre un anno di chiusura per lavori di ristrutturazione, riapre il Labirinto di Arnaldo Pomodoro, un’opera ambientale unica che si estende per 170 metri quadrati. Situato nei sotterranei del palazzo in via Solari 35, che ospita la maison Fendi, il Labirinto non è un semplice dedalo di strade, ma un’immersione nella mente creativa di uno degli scultori italiani più noti.
A differenza di un tradizionale labirinto, qui non ci si muove tra siepi alte che bloccano la vista, ma tra pareti scolpite ad altorilievo. Le superfici sono segnate da simboli arcaici, cunei e strappi, che evocano civiltà antiche e dialogano con la materia. Il pavimento in rame scricchiola sotto i piedi, mentre le porte girevoli disorientano il visitatore in un percorso avvolto nell’oscurità.
L’opera riunisce elementi provenienti da sculture precedenti dell’artista, riassemblate insieme a nuove creazioni pensate appositamente per questo spazio. “Non si tratta solo di un percorso fisico, ma di un vero e proprio viaggio nell’arte e nella storia”, spiega Federico Giani, curatore della Fondazione Pomodoro.
Il Labirinto di Pomodoro rappresenta un incontro tra materia e memoria artistica, regalando un’esperienza immersiva che accompagna il visitatore attraverso l’esplorazione del mondo interiore dell’artista, famoso per i suoi celebri dischi scultorei.
Con la sua riapertura, il Labirinto offre un’occasione imperdibile per riscoprire il lavoro di Pomodoro e perdersi tra le sue forme affascinanti, in un ambiente che sfida l’orientamento e invita alla riflessione.