neve 2
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Il 13 gennaio 1985, Milano si svegliò sotto una coltre di neve come non si era mai vista prima. La città era letteralmente sommersa: in centro i fiocchi raggiunsero i 70 centimetri, mentre all’aeroporto di Linate se ne misurarono ben 92. Le cronache di quel giorno raccontano una città paralizzata ma anche divertita, con i milanesi che improvvisarono un’atmosfera quasi surreale, utilizzando gli sci nei parchi cittadini e abbandonando i consueti mezzi di trasporto. I tram rimasero fermi, le scuole vennero chiuse e per diversi giorni Milano fu avvolta in un silenzio ovattato.

Quell’evento straordinario stabilì un primato: fu la più intensa nevicata del ventesimo secolo nella città meneghina. Anche se altre nevicate sono rimaste impresse nella memoria dei più anziani – come quella del 1947 con 59 centimetri o quella del 1935 con 48 centimetri – nessuna eguagliò l’impatto di quella del 1985. Addirittura, ci fu una nevicata fuori stagione il 17 aprile 1991, che sorprese tutti per la sua inaspettata tempistica. Tuttavia, nessun evento può essere paragonato a quella giornata di gennaio del 1985, che, anche dopo 38 anni, rimane un ricordo indelebile per i milanesi.

Il ricordo indelebile della nevicata del 1985

A distanza di decenni, i milanesi ricordano ancora con affetto e stupore quella giornata. Alcuni, sui social, condividono aneddoti di quel periodo. “Mi ricordo bene quel giorno: avevo biglietti per il concerto degli U2, ma il crollo del tetto del Palasport lo fece annullare”, racconta un utente su Instagram, evidenziando l’impatto che la neve ebbe sulla vita della città. “Era una nevicata storica!”, commenta un altro, mentre qualcuno ricorda con nostalgia la gioia di vivere quell’evento da bambino: “Avevo solo 5 anni e quella neve mi sembrava magica!”.

Per i lavoratori, la situazione non fu altrettanto idilliaca, ma per molti quella nevicata resterà sempre un capitolo speciale della storia di Milano.

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