Esselunga ha avviato una nuova iniziativa per il recupero e riciclo delle capsule di caffè non compostabili, indipendentemente dal materiale, marchio o sistema. Il progetto, lanciato inizialmente a Milano, punta ad essere esteso in altre città italiane, con l’obiettivo di favorire il riutilizzo delle risorse e ridurre i rifiuti.
Realizzato in collaborazione con Amsa e A2a Ambiente, il programma introduce un servizio che attualmente non esiste sul mercato: una soluzione completa per la separazione e il recupero dei diversi componenti delle capsule, inclusi i residui di caffè e i contenitori, che possono essere di plastica o alluminio.
Come aderire all’iniziativa
I clienti possono ritirare, presso il servizio clienti dei negozi, appositi sacchetti per separare a casa le capsule in base al materiale, senza limitazioni di marca o luogo di acquisto. Una volta pronte, le capsule possono essere portate nei punti vendita dove sono presenti contenitori dedicati per il riciclo, con colori distintivi per semplificare la differenziazione tra i vari materiali. Il processo di raccolta e trattamento è poi gestito da A2a Ambiente, che si occupa della separazione e riciclo delle capsule presso i propri impianti specializzati.
“Questo progetto rappresenta un contributo concreto all’economia circolare, una delle aree di intervento principali in cui Esselunga intende rafforzare il proprio impegno ambientale”, ha dichiarato l’azienda in un comunicato. Il progetto si inserisce nel più ampio piano di sostenibilità di Esselunga, che pone il Pianeta, le Persone e la Collettività, e il mestiere dell’azienda come pilastri centrali della sua strategia per un futuro più inclusivo e sostenibile.