Stampa 3D: a Milano è nata una fabbrica per startup
Apre a Milano, all’interno del Certosa District, una “fabbrica urbana” dedicata al concetto di innovazione tridimensionale aperta a imprese, startup e designer, che mette a disposizione servizi di progettazione e hardware per la prototipazione rapida e la produzione di piccole serie o edizioni limitate. Parole d’ordine: nuove tecnologie e sostenibilità.
Non si tratta di un semplice spazio di coworking, ma di un hub che vuole aiutare le start up laddove spesso i progetti benché innovativi trovano uno scoglio insormontabile nella messa a terra.
La CoFactory è il primo spazio che prova a mettere insieme uffici dedicati a startup manifatturiere, a designer che vogliono autoprodursi e ad aziende che partecipano all’hub di innovazione e che non hanno in casa attrezzature di prototipazione avanzata, che qui vengono messe a disposizione in una logica condivisa, aperta ed urbana. All’interno della CoFactory vengono messi in contatto gli innovatori con le competenze e le tecnologie degli esperti del settore.
Frutto di un investimento di 5 milioni di euro, all’interno troviamo aree lounge, sale di coworking, laboratori, una cucina hi-tech e tanti macchinari molto ingombranti e difficilmente utilizzabili in autonomia da chi si affaccia al mondo del design, da stampanti 3D per super polimeri e compositi a macchine per il taglio e la modellazione, da una materioteca a un’area di robotica asservita alla stampa 3D per applicazioni legate alla stampa di calcestruzzo e manufatti, e ancora macchinari in grado di lavorare materiali diversi, dall’alluminio al legno.
Nelle aree di coworking, prenotabili tramite app, sono disponibili già numerose realtà, italiane e internazionali. Al momento si tratta di una ventina di postazioni, e sei uffici dedicati alle startup e alle piccole medie imprese innovative “residenti”, cioè quelle che faranno base fissa al cofactory.