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Bicipolitana: uno studente milanese potrebbe cambiare la mobilità meneghina

Un ragazzo di 17 anni di un liceo scientifico a Milano potrebbe cambiare per sempre la mobilità meneghina. L’idea è venuta a molti, ma lui l’ha sviluppata e gli ha dato un nome: REC – che sta per Rete Ciclabile – ed è semplice. Collegare la rete di piste ciclabili sul territorio meneghino al pari di una metropolitana.

L’obiettivo della proposta è quella di creare un vero sistema di ciclabili, dato che come sottolinea molte “iniziano e finiscono nel nulla”, con una sovrastruttura che le leghi e segnaletica chiara. In questo modo si può favorire spostamenti sicuri e una pianificazione ottimale. Al momento la maggior parte delle piste ciclabili è slegata tra di loro e a ben vedere l’unica continua, realizzata in modo adeguata e anche la più trafficata è la tanto vituperata pista di Corso Buenos Aires.

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La rete “Bicipolitana”, che in molte città come Bologna o Parigi è presente già da diverso tempo, si integrerebbe con le ciclabili inserite nel Piano di Mobilità Sostenibile favorendo uno spostamento più rapido e “green” per la città.

Le piste ciclabili proposte sarebbero progettate per essere completamente separate dal traffico veicolare, inclusi auto e moto, garantendo così un ambiente sicuro e tranquillo per tutti i ciclisti. Questo consentirebbe anche ai più giovani di muoversi liberamente e senza preoccupazioni per la loro sicurezza.

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Secondo l’ideatore del progetto REC, la Bicipolitana potrebbe costare circa 42 milioni di euro, che arriverebbero a 50 contando anche le velostazioni per il parcheggio delle bici. Sono calcoli approssimativi, sia chiaro, l’idea però ha delle basi solide e presto finirà sui banchi della Commissione Mobilità Attiva del Comune di Milano.

 

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