manager di Chiara Ferragni
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Pandoro gate: indagato anche il manager di Chiara Ferragni

Anche Fabio D’Amato, stretto collaboratore di Chiara Ferragni, è indagato per truffa aggravata per i casi del pandoro e delle uova di Pasqua nell’inchiesta della Procura di Milano. E’ quanto risulta dal provvedimento del pg della Cassazione che ha stabilito che, tra Cuneo e Milano, dovrà essere proprio la Procura del capoluogo lombardo a indagare sul caso perché i contratti tra le società dell’influencer e la Balocco sono stati siglati a Milano.

Fabio D’Amato, manager dell’influencer, è la persona che lei stessa ha definito nel documentario The Ferragnez «il mio braccio destro, sinistro, tutto. Mi aiuta in qualsiasi attività lavorativa». Un manager che non piacerebbe molto a Fedez, almeno stando ad alcuni gossip di fine dicembre, quando si vociferava che il rapper avrebbe voluto licenziarlo. Per lui, stesso capo d’accusa della Ferragni, truffa aggravata per il già citato caso del pandoro, ma anche per quello delle uova di Pasqua Dolci Preziosi e della bambola Trudi.

Il pg della Cassazione ha risolto la questione di competenza sul caso del pandoro, mentre sugli altri due non sono stati sollevati conflitti e, dunque, su questi gli inquirenti milanesi continuano ad indagare. L’ipotesi di truffa, in generale, in questi casi riguarda la vendita di prodotti sponsorizzati, in particolare sui canali social, da Ferragni traendo in inganno, secondo l’accusa, i consumatori convinti che i ricavi sarebbero andati in beneficenza.

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