Azer, l’impronta di Dio. Un monastero nel cuore della Siria
L’associazione Charles Péguy porta a Milano la mostra, presentata la scorsa estate al Meeting di Rimini, “Azer. L’impronta di Dio. Un monastero nel cuore della Siria”. La mostra sarà esposta presso la sala espositiva Monastero San Benedetto, in Via Felice Bellotti, 10 Milano dal 20 al 28 gennaio 2024, e vuole essere un evento a livello cittadino.
Attraverso video, interviste, testi e foto questa mostra racconta lo stupore per la straordinaria vicenda di alcune suore trappiste del Monastero di Azer, in Siria, e l’amicizia, nata in modo del tutto imprevedibile, con progettisti, donatori, ong, Avsi e Banco Building – il banco delle cose di Milano.
Un gruppo di suore che, in mezzo a guerra, epidemie e terremoti, costruiscono un grande monastero, con la certezza incrollabile che la presenza di Dio e la bellezza della sua opera sono ciò che può veramente ricostruire una società più umana.
La presenza delle suore nel contesto siriano è diventata un riferimento imprescindibile per tutti, indipendentemente dall’etnia e dalla religione, perché aperte ad accogliere anche chi cristiano non è.
La costruzione del complesso, avviata nel 2008, dovrebbe concludersi definitivamente alla fine di quest’anno, ma il luogo è diventato da tempo un’oasi di pace e di bellezza in un Paese martoriato.