Apre al pubblico da domani a Palazzo Moriggia|Museo del Risorgimento la mostra documentaria “1943-1944. Immagini e propaganda della Repubblica Sociale Italiana” che racconta attraverso manifesti, cartoline, pagine di giornale e riviste dell’epoca la propaganda della Repubblica Sociale Italiana (RSI).
L’esposizione, allestita nella Sala dei Vetri di Palazzo Moriggia fino al 19 novembre, è a cura della Fondazione Anna Kuliscioff con la collaborazione delle Civiche Raccolte Storiche. Il tema conduttore della mostra è la comunicazione politica della Repubblica Sociale Italiana (RSI), lo stato collaborazionista che Mussolini costituì sotto l’occupazione tedesca e che fu l’ultima stagione del fascismo.
La propaganda della RSI aveva lo scopo principale di chiamare all’appello una popolazione oramai provata e disillusa, raccogliendola attorno ad antichi miti e nuovi valori. Dall’altra parte, le forze della Resistenza orientarono la comunicazione politica contro il fascismo e il nazismo, evocando una nuova Italia libera e democratica; anche le forze alleate parteciparono a questa guerra di propaganda, utilizzando lo strumento della satira su Mussolini e Hitler.
Il percorso espositivo è suddiviso in sette sezioni: in apertura “Il racconto del 1943” presenta il periodo dalle dimissioni di Mussolini all’armistizio di Badoglio, in seguito la sezione “Miti e precursori” illustra lo strumentale recupero degli ideali del Risorgimento a sostegno degli obiettivi della RSI. La mostra prosegue con testimonianze della ritrovata alleanza tra il nuovo stato fascista e la Germania Nazista nella sezione “L’asse ritrovato” e continua illustrando le modalità usate dalla RSI per presentare gli alleati al popolo nella sezione “La rappresentazione del nemico”.
La campagna di arruolamento della RSI è documentata nella sezione “Il bastone e la carota: la repubblica armata, la socializzazione”, mentre nella sezione “Verso la fine… e dall’altra parte?” sono presentati gli ultimi lampi del regime, ormai agonizzante e dal destino segnato. Il percorso espositivo termina con “Le Civiche Raccolte Storiche di Milano e la Repubblica Sociale Italiana”, in cui si evidenzia l’incessante attività di documentazione svolta delle Civiche Raccolte Storiche di Milano e il ruolo sociale e politico da esse svolto.