Dio è morto e neanch’io mi sento molto bene
Tullio Solenghi rende omaggio alla comicità di Woody Allen con lo spettacolo “Dio è morto e neanch’io mi sento molto bene”, che prende a prestito come titolo un aforisma del celebre attore newyorkese.
Dal 30 marzo al 2 aprile Solenghi porta in scena al Teatro Carcano un humor yiddish e i testi esilaranti, intelligenti e caustici di Allen, con brani tratti da tre suoi libri: “Citarsi addosso”, “Effetti collaterali” e “Saperla lunga”.
Con uno stile raffinato, a volte surreale, Allen è un maestro riconosciuto della commedia americana moderna. I temi che affronta vanno dalla rappresentazione autoironica della comunità ebraica americana, alle crisi esistenziali dell’ambiente intellettuale newyorkese, alla critica al capitalismo, con la passione per la letteratura, la psicanalisi, la filosofia e, non ultima, la musica jazz.
Sul palco, a punteggiare le letture di Solenghi, i brani dei musicisti jazz amati da Allen (George Gershwin, Tommy Dorsey, Dave Brubeck) eseguiti dall’ensemble del pianista Alessandro Nidi.