Aprirà al pubblico da domani a Palazzo Reale “La pace preventiva”, mostra-installazione di Michelangelo Pistoletto pensata appositamente per Sala delle Cariatidi, dove resterà allestita fino a domenica 4 giugno 2023.
Promossa e prodotta dal Comune di Milano – Cultura, Palazzo Reale e Cittadellarte – Fondazione Pistoletto in collaborazione con Skira, la mostra è curata da Fortunato D’Amico e fa parte del palinsesto di “Milano Art week” (11÷16 aprile 2023), la manifestazione diffusa coordinata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano, in collaborazione con Miart, che mette in rete le principali istituzioni pubbliche e le fondazioni private della città che si occupano di arte moderna e contemporanea, con una programmazione dedicata di mostre e attività.
“La pace preventiva” è un’esperienza immersiva attraverso il Labirinto creato da Michelangelo Pistoletto in Sala delle Cariatidi: un tragitto disorientante fra le sue opere-installazioni che, mettendo “l’arte al centro di una trasformazione responsabile della società”, vuole condurre i visitatori alla consapevolezza di dover “imboccare la strada dell’armonia invece di quella che porta sulla via del contrasto”, allontanando guerre e conflittualità. In mostra opere ormai iconiche come “Venere degli stracci” (1967-2013), “Il terzo Paradiso – Ragno tessitore” (2003-2014), “Wollen – La Mela reintegrata” (2007), “Mappamondo” (1966-2022), “La colomba della pace” (2015-2023).
“In occasione dei 90 anni di Michelangelo Pistoletto, Milano gli dedica una grande mostra nella più prestigiosa sala di Palazzo Reale, la Sala delle Cariatidi – dichiara l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi –. Nel grande e storico spazio si snoda un lungo percorso di ricerca e scoperta, un vero e proprio Labirinto in cui i visitatori potranno ammirare alcuni dei principali lavori realizzati dall’artista in oltre sessant’anni di ricerca e attività. L’omaggio prosegue in città con tre installazioni in altrettanti musei civici: Museo di Storia naturale, Planetario Ulrico Hoepli e Acquario. Un percorso artistico diffuso per riflettere sulla necessità di instaurare quelLa pace preventiva che è una delle cifre della poetica di Pistoletto”.
Il Labirinto, formato dal progressivo srotolarsi di cartoni ondulati sull’intera superficie della Sala delle Cariatidi, sottolinea la presenza della dualità contrapposta tra il mostro e la virtù. Così commenta il curatore della mostra Fortunato D’Amico: “Dentro il labirinto c’è il mostro, la follia predatoria, la guerra. La sua tortuosa struttura architettonica è un complesso di muri ideologici, barriere fisiche, economiche, culturali, porte aperte o chiuse articolate intorno a un ginepraio di intrecci che ne rendono difficile l’orientamento. Dobbiamo cercare di sviluppare la capacità di raggiungere la virtù allontanandoci dal mostro. Esso vive ed esiste nei labirinti fuori e dentro di noi, ma non possiamo esimerci dall’affrontarlo attraverso un’azione preordinata, condotta all’interno della sua abituale residenza. Solo in questo modo potremo annientarlo per instaurare la pratica delLa pace preventiva”.
Così Pistoletto racconta la nascita delLa pace preventiva e del Terzo Paradiso: “Era il marzo del 2003, quando Bush e Blair, appoggiati da numerosi governi, hanno dichiarato guerra preventiva all’Iraq. La circostanza mi ha procurato un turbamento profondo. Tutte le malformazioni culturali ereditate dal passato venivano al pettine: il concetto stesso di guerra preventiva faceva sorgere l’impellente necessità di contrapporre l’idea di Pace preventiva. Nella storia la pace è sempre venuta a seguito di una guerra ed è stata considerata come suo risultato, dunque guerra nascosta sotto la maschera della pace e pace costituita di mera apparenza. Ho capito in quel momento che io stesso, nonostante l’impegno artistico, intellettuale e pratico, indirizzato verso una trasformazione responsabile della società, dovevo fare un ulteriore passo, ancor più deciso ed efficace, per contribuire al cambiamento di questa umanità. È così che nasce il segno del Terzo Paradiso”.
Settant’anni fa, nel 1953, proprio nella Sala delle Cariatidi ancora gravata dai segni del conflitto bellico provocati della seconda guerra mondiale, Pablo Picasso espone la grande tela Guernica; nel contesto del racconto pittorico si intravede svettare la testa del Minotauro, lo stesso mostro che domina la scena dell’odierno labirinto. Nel 1961 l’artista spagnolo disegna la Colomba della Pace, la stessa che lo studente Manish Paul, della Scuola secondaria di Vinci, vincitore del premio “Educare alla pace: Leonardo, Picasso, Pistoletto” nell’anno scolastico 2014-2015, utilizzerà, sostituendo il ramoscello di olivo nel becco con il segno-simbolo trinamico del Terzo Paradiso. Michelangelo Pistoletto assume il disegno di Manish Paul, per creare l’immagine-logo de La pace preventiva.
L’artista, già nel 1969, progetta il suo primo Labirinto presso il Museo Boijmans van Beuningen di Rotterrdam, negli anni seguenti l’installazione viene riproposta in diverse mostre e adattata all’ambiente che la ospita.
Il percorso de La pace preventiva da Palazzo Reale si estende nella maglia urbana milanese con altre tre installazioni presenti in altrettanti musei scientifici della città. Per ognuna di queste sedi sono stati accuratamente selezionati alcuni lavori dell’artista in conformità con i contenuti di cui queste istituzioni sono promotrici. Il Museo civico di Storia naturale di Milano ospita Adamo ed Eva, due opere storiche dell’artista, realizzate in serigrafia su acciaio inox supermirror. L’Autoritratto di stelle è esposto, nella nuova versione lightbox, al Civico planetario Ulrico Hoepli. L’Acquario civico di Milano presenta Mar Mediterraneo – sedie Love difference, una composizione artistica firmata da Michelangelo Pistoletto e Juan E. Sandoval che tratta il tema delle acque e apre ad ampie dissertazioni culturali, politiche, ambientali, in corso nell’area mediterranea così come in tutto il mondo.