Arrivati dall’America, rischiano di soppiantare le specie autoctone. Gli esperti: “Non date loro da mangiare”
Fino a qualche anno fa si parlava di semplici avvistamenti.
Nel giro di poco si è moltiplicato e a Milano è già quasi ovunque. Nei grandi parchi come il Sempione o il Solari così come nei cortili delle scuole, nei giardini condominiali, di vedetta sopra alle aree gioco dei bimbi o sui viali.
“A lui basta davvero un albero per vivere – racconta Maurizio Casiraghi, zoologo della Bicocca – e in tempi rapidissimi sta arrivando dappertutto. Sfrontato, spregiudicato ma dall’apparenza adorabile come lui sa essere”.
È lo scoiattolo grigio conosciuto dagli studiosi come Sciurus Carolinensis, il roditore arrivato dall’America e ormai di casa in città, che non solo sta rubando la piazza e contribuendo alla scomparsa del nostro povero scoiattolo rosso europeo.
Cosa succede quando hanno incontrato i «rossi»?
“Non avviene aggressione fisica. Però le due specie non possono coesistere perché hanno esigenze simili e quella più forte – il grigio – sopravvive. La scomparsa della specie autoctona si verifica fra i cinque e dieci anni”.
Da cosa dipende?
“Anzitutto da una maggiore capacità di riproduzione del grigio, due volte l’anno. Ogni volta mette al mondo quattro piccoli. Lo scoiattolo statunitense costituisce gruppi familiari e si adatta anche agli habitat urbani. Quello europeo vive da solo”.
Lo scoiattolo grigio è una delle cento specie aliene più pericolose a livello mondiale, racconta Nicola Ferrari, studioso del dipartimento di Medicina veterinaria e scienze animali dell’università Statale.
Significa che ha un impatto elevatissimo in termini di biodiversità come la nutria, la testuggine acquatica dalle orecchie rosse o il procione. “E che fa parte di quelle specie per cui si stima un impatto economico da oltre 12 miliardi di euro all’anno per contenerne la diffusione e i danni causati all’uomo”.
Lo scoiattolo autoctono si è estinto nella nostra regione?
“Sopravvive nelle aree dove non è arrivato il grigio. Non solo in montagna ma anche in zone di pianura”.
E a Milano?
“Lo scoiattolo rosso, che è poco adatto all’ambiente urbano, era già estinto quando è arrivato il grigio. I primi nuclei sono stati avvistati alla fine degli anni ’90 sull’asse della via Novara e in seguito al Monte Stella. Invece al Parco Solari è plausibile che ci sia stata un’introduzione. Qualcuno penserà che sia bello poter ammirare gli scoiattoli anche in un parco milanese ma il fatto è che questi animali si espandono anche altrove”.