Da domenica 23 ottobre, il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia ospita Cave of Sounds di Tim Murray-Browne & Music Hackspace Ensemble, una nuova installazione artistica interattiva che esplora il potere della musica di connettere le persone e le potenzialità delle tecnologie digitali come strumenti per favorire l’espressione individuale e collettiva.
Cave of Sounds è composta da otto strumenti musicali elettronici organizzati in cerchio con un hub luminoso al centro. Ognuno è unico, progettato e creato da un artista diverso (Dom Aversano, Susanna Garcia, Wallace Hobbes, Daniel Lopez, Tadeo Sendon, Panagiotis Tigas, Kacper Ziemianin), e può funzionare singolarmente o insieme agli altri per dare vita a un ensemble. A differenza dei più classici strumenti, questi possono essere suonati in modo intuitivo e immediato: non serve essere esperti o avere competenze musicali, tutti possono creare liberamente, usando i movimenti del corpo secondo il proprio tempo e ritmo.
L’opera sfida la nozione di musica come processo lineare unidirezionale che parte dal produttore per arrivare al fruitore. Per animare l’installazione, è fondamentale raggiungere un equilibrio tra l’espressione individuale e i suoni prodotti dall’intero gruppo, la cui coesione dipende dalle azioni di ogni musicista. L’opera restituisce inoltre anche un feedback visivo fatto di ombre e luci.
Il pubblico è invitato a trovare un nuovo modo di esprimersi attraverso la creazione di suoni in una dimensione collaborativa che coinvolge a livello cognitivo, fisico ed emotivo. Tutti gli elementi combinano il gioco e il divertimento con un processo di indagine ed esplorazione creativa di musica e tecnologia.
Per la sua possibilità d’interazione diretta e intuitiva, l’opera è accessibile a tutti, superando l’idea dell’esperienza artistica come consumo passivo, e mette al centro l’espressione personale come azione individuale e collettiva.
Questo approccio trova molti legami e fondamenta nel movimento dei Makers, ponendo infatti l’individuo al centro, come protagonista delle proprie esperienze ma anche inserendolo in un contesto di condivisione molto più ampio, grazie alla diffusione di tecnologie aperte.
L’installazione, ospitata al Museo grazie alla collaborazione con Cassa Depositi e Prestiti (CDP), fa parte del programma di arte digitale del Museo e si inserisce nell’ambito di Future Inventors, progetto realizzato insieme a Fondazione Rocca che esplora e promuove un approccio educativo innovativo con linguaggi e strumenti che coniugano arte, scienza e tecnologia, analogico e digitale in un’esperienza inclusiva, che si rivolge in particolare al mondo della scuola.
Inoltre, CDP sostiene la residenza artistica di Tim Murray-Browne presso il Museo per realizzare una serie di attività educative rivolte a insegnanti e studenti della scuola secondaria di I e II grado, a partire dall’esperienza di Cave of Sounds e dal laboratorio di cultura digitale Future Inventors. L’obiettivo è quello di proporre una nuova modalità per l’educazione alle STEAM che valorizza la creatività e l’espressione personale, potenzia l’interdisciplinarietà e crea un contesto più inclusivo in cui tutti gli studenti possano sentirsi partecipi e capaci.
L’iniziativa verrà presentata alle scuole il 22 ottobre, in occasione dell’Open Day, prima giornata della residenza durante la quale Murray Browne lavorerà con gli insegnanti. Gli studenti potranno invece partecipare ai laboratori con l’artista nelle giornate del 24, 25, 26 e 27 ottobre, prenotando l’attività tramite la propria scuola.