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Sarà ancora “Il Natale degli alberi” ad animare Milano nel corso delle festività 2022-2023. Lo ha deciso la Giunta comunale, con una delibera che per la prima volta vede la collaborazione di tutti gli assessorati coinvolti e racchiude le linee di indirizzo valide per sponsorizzazioni, collaborazioni, concessioni di patrocini e contributi per le iniziative natalizie in città.

Il Comune cerca sponsor per le iniziative delle festività 2022-2023

“Il Natale degli alberi” è un concept donato dalla Fondazione Bracco al Comune di Milano: prevede il tradizionale albero in piazza del Duomo e altri alberi – tematici e d’autore – da realizzare in diverse aree della città. Secondo la delibera, il progetto potrà essere affiancato da altre idee creative eventualmente proposte dagli sponsor. I progetti dovranno essere realizzati integralmente dagli sponsor, a loro cura e spesa, nel rispetto delle normative vigenti.

L’Amministrazione procederà alla ricerca di soggetti pubblici o privati disponibili a sponsorizzare, attraverso l’adesione a specifici avvisi pubblici o la presentazione di proposte spontanee, eventi e iniziative in città. Le idee proposte saranno oggetto di valutazione da parte di apposite commissioni tecniche. Tra gli elementi in esame: l’attinenza al concept, l’originalità e qualità del format, il contenuto artistico e creativo della proposta, la sostenibilità energetica e ambientale e l’utilizzo di tecnologie innovative.

In continuità con gli scorsi anni, per le festività 2022-2023, potranno essere realizzate diverse iniziative, in differenti zone della città: dalle piste di pattinaggio al concerto di Capodanno, dalle installazioni luminose al Mercato natalizio di Piazza Duomo, per il quale sono state previste specifiche linee guida con un’ulteriore delibera approvata dalla Giunta. Attraverso una procedura pubblica verrà quindi individuato un soggetto organizzatore delle edizioni del prossimo biennio che dovrà allestire, nel periodo compreso tra il 1 dicembre e il 6 gennaio, l’area di Piazza Duomo con le tradizionali strutture di legno a forma di “casetta”. L’evento ha l’obiettivo di promuovere occasioni di aggregazione durante le festività, ma anche di finanziare il restauro del Grande Organo del Duomo e la realizzazione del nuovo impianto audio della cattedrale. Per questo motivo, il soggetto vincitore si impegnerà a versare alla Veneranda Fabbrica del Duomo un contributo di 250.000 euro per ciascuna edizione organizzata.

L’Amministrazione potrà sviluppare accordi di collaborazione, anche onerosi, per eventi o iniziative promozionali e potrà concedere patrocini e contributi a sostegno di specifici soggetti (ad esempio alle Associazioni di Via) per una spesa massima complessiva pari a 80.000 euro.

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Inoltre, per le occupazioni di suolo pubblico non commerciali relative a iniziative ed eventi promossi dal Comune di Milano – anche per la fase di allestimento e disallestimento – sarà concessa l’esenzione dal pagamento del Canone unico patrimoniale.

Per la realizzazione di progetti di illuminazione per vie e assi commerciali, sarà richiesto ai soggetti sponsor delle vie centrali di farsi carico dell’illuminazione anche di ambiti decentrati, a sottolineare la sinergia tra il tessuto commerciale dei diversi contesti cittadini.

Infine, per celebrare la notte del 31 dicembre 2022, l’Amministrazione avvierà una procedura di evidenza pubblica per ricevere proposte e progetti di alta qualità artistica che possano animare piazza del Duomo o uno spazio cittadino adeguato. Lo spettacolo potrà essere musicale e/o multimediale, dovrà contenere riprese dei luoghi simbolo di Milano, degli allestimenti e alberi di Natale presenti in città e dovrà essere anche trasmesso in streaming.

Per la valutazione delle proposte sarà costituita un’apposita commissione composta da dirigenti e funzionari dell’Amministrazione.

L’Amministrazione si riserva la possibilità di intervenire a sostegno delle spese complementari alla realizzazione dell’evento del Capodanno non coperte dai soggetti sponsor e che possano pregiudicare l’offerta culturale alla città, mettendo a disposizione una quota di spesa fino a un massimo di 100.000 euro, a copertura del disavanzo.

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