Il Museo delle Culture di Milano apre al pubblico a partire da venerdì 13 maggio 2022 la mostra antropologica “La Voce delle Ombre. Presenze africane nell’arte dell’Italia settentrionale”, una delle prime esposizioni in Italia sull’argomento.
La voce delle ombre, la nuova mostra del Mudec
La mostra, a cura del personale scientifico del Mudec, indaga i modi della rappresentazione artistica di uomini e donne originarie del continente africano nel nord Italia fra XVI e XIX secolo, e si inserisce nel progetto di ricerca più ampio iniziato con il riallestimento della collezione permanente del museo.
La mostra si configura come un primo tentativo di individuare modalità differenti di raffigurazione dell’altro, svelando canoni e cliché di questa tipologia di immagini e cercando di restituire a queste figure un’identità attraverso il recupero delle loro vicende umane e del ruolo che ricoprivano nella società dell’epoca. Attraverso l’esposizione di opere di diverso genere, provenienti da importanti istituzioni pubbliche e private, sarà dunque possibile riflettere sulla percezione e rappresentazione dell’alterità, distinguendo i personaggi storici da quelli mitici, gli stereotipi dalle persone reali.
Accostando le testimonianze documentarie, costituite anche dalle opere stesse presenti in mostra, agli studi del comitato scientifico (ampiamente documentati nel catalogo edito da Silvana Editoriale) è stato possibile comprendere la variabilità delle occasioni in cui le persone di origine africana giungevano in Nord Italia – in prevalenza attraverso la tratta del Mediterraneo – e con finalità – per lo più di servitù domestica – legate anche a ragioni extra economiche e di prestigio sociale.
Il percorso espositivo si colloca nelle Sale Focus del museo e si dipana in sezioni, incentrate sulle diverse modalità di rappresentazione delle persone nere.
L’allestimento (curato dallo studio Origoni Steiner) si configura attraverso un evocativo dualismo cromatico bianco/nero ed elementi grafici minimali, che aiutano a sottolineare il peso delle figure nere all’interno di ciascuna opera, accompagnando il visitatore nella lettura delle opere esposte.
L’esposizione vuole essere un primo passo di un percorso di ricerca su un tema complesso, dalle molteplici implicazioni sociali. Come scrive il Direttore del Mudec Marina Pugliese, “dar voce alle ombre vuol dire iniziare a risarcire le mancanze e tendere verso una articolazione tanto complessa quanto necessaria sia negli studi storico artistici sia, più in generale, nella percezione collettiva delle immagini”.
La mostra, a ingresso libero, rimarrà aperta al pubblico fino al 18 settembre.