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L’Hermitage di San Pietroburgo chiede la restituzione di alcuni capolavori prestati per le mostre in corso a Palazzo Reale e alle Gallerie d’Italia .

Da Roma il commento del ministro della Cultura Franceschini: “Il ministero non ha competenza in materia, sono due mostre organizzate dal Comune di Milano e dalle Gallerie d’Italia. Ma mi pare evidente che quando un proprietario chiede la restituzione delle proprie opere queste debbano essere restituite”.

La cultura è formalmente coinvolta nel conflitto. Ai due Musei milanesi non rimane che togliere i capolavori richiesti dalle pareti e restituirli al mittente.

Nella lettera arrivata a Milano il direttore dell’Hermitage Mikhail Piotrovsky non fa formalmente riferimento al conflitto in corso, ma scrive: “In base alla decisione del ministero russo della Cultura tutti i prestiti in essere devono essere restituiti dall’estero alla Russia” e “l’Hermitage è un museo statale che dipende dal ministero della Cultura”. “Dobbiamo riprendere  – aggiunge – gli oggetti dell’Ermitage che sono esposti a Palazzo Reale nella mostra ‘Tiziano e l’immagine della donna’”.
La richiesta è di predisporre l’imballaggio e la spedizione. “Il nostro agente di trasporto – conclude di direttore Piotrovsky – si occuperà di tutte le disposizioni necessarie. Capisco perfettamente che questa decisione vi creerà grande dispiacere ed inconvenienti e spero nella vostra comprensione”.

SINDACO SALA

“È chiaro che avrei preferito che avessero lasciato le opere almeno fino alla fine delle mostre che sono in corso. Invece da quello che so chiedono di venirle a ritirare loro e di occuparsi loro del trasporto. Io non posso che stare a quello che dice il governo, cioè che è roba loro e va restituita“. A dirlo è il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, riferendosi alla richiesta che l’Ermitage di San Pietroburgo, in Russia, ha rivolto alla città per riavere le opere prestate a Palazzo Reale e alle Gallerie d’Italia. “Da quello che mi risulta- chiude Sala- é una richiesta che è già arrivata anche in Francia”.

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