regioni zona gialla arancione jpg
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LOMBARDIA E LE ALTRE REGIONI IN ZONA GIALLA

Intanto da lunedì 3 gennaio è atteso il passaggio in zona gialla per Lombardia, Piemonte, Lazio e Sicilia. Le altre zone più a rischio di passare nelle prossime settimane in zona gialla sono Emilia-Romagna e Umbria.

“Da lunedì 3 gennaio la Lombardia sarà in zona gialla”, ha comunicato il governatore della Regione Attilio Fontana, spiegando che “i dati del monitoraggio settimanale della cabina di regia di ministero della Salute e Iss confermano il superamento dei parametri da zona bianca, pertanto da lunedì prossimo la Lombardia passerà in zona gialla. Non ci sono variazioni sulle misure da rispettare da parte dei cittadini, perché l’utilizzo della mascherina all’aperto è già prevista per tutte le fasce, compresa quella bianca”.

Quando si passa in zona gialla

Tre sono i parametri che determinano il colore della regione: incidenza, occupazione dei posti letto in area medica (ricoveri ordinari) e occupazione delle rianimazioni (terapie intensive). Perché scatti la zona gialla devono essere contemporanemanete superate tre soglie limite: 50 casi per 100mila abitanti per quanto riguarda l’incidenza: soglia superata in tutte le regioni; 15% di posti letto occupati in area medica e il 10% di posti letto occupati in terapia intensiva.

Le regole della zona gialla

Con le nuove regole, per i vaccinati in sostanza non cambia nulla. Infatti a Natale è stato introdotto per tutti, immunizzati e non, l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto, indipendentemente dal colore delle regioni (anche in quella bianca). La regola sarà valida fino al 31 gennaio. Mentre fino alla fine del periodo d’emergenza, quindi il 31 marzo, è obbligatorio indossare le Ffp2 sui mezzi di trasporto, in cinema e teatri. Consentiti gli spostamenti tra Comuni.

STRETTA SUI NON VACCINATI 

Senza Green pass rafforzato – ottenuto dopo la vaccinazione o la guarigione – non si  potrà salire sui mezzi di trasporto (dai bus ai treni agli aerei), non si potrà soggiornare in hotel e neppure sedere al tavolo del ristorante, nemmeno all’aperto,  visitare una mostra, andare a sciare, alle terme in piscina. Tutte possibilità riservate agli altri, vaccinati o guariti.

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