Erasmus
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Erasmus: un’esperienza formativa imprescindibile per chi vuole sperimentare una nuova forma di indipendenza, migliorare la propria conoscenza linguistica ed espandere i propri orizzonti conoscitivi a livello culturale.

A fronte di questi forti e solidi vantaggi però c’è il fattore organizzativo che è spesso sottovalutato da chi non analizza coerentemente la realtà a cui va in contro con un po’ di anticipo e senso critico.

Già la scelta stessa della meta di studio è particolarmente ostica e non molti studenti e studentesse hanno un’idea di quello che una città dovrebbe poter offrire per essere in tutto e per tutto vivibile e funzionale per il proprio soggiorno all’estero. Ecco quindi alcuni consigli e dritte utili per orientarsi nella vasta scelta che il programma di scambio culturale europeo offre ai suoi partecipanti.

Meta Erasmus: considerazioni preliminari

La selezione delle città presentate parte da una valutazione dei pro e dei contro ma, ancora prima, da alcuni fattori di grande importanza.

Tra i criteri di cui si deve tener conto infatti ci sono soprattutto questi indicatori:

  • il livello di conoscenza o difficoltà della lingua straniera;
  • il tipo di percorso di studi scelto nel paese d’origine;
  • la qualità delle accademie nel paese di destinazione;
  • i costi di vita;
  • la qualità della vita sociale;
  • la logistica.

Banalmente la facilità con cui uno studente può ambientarsi e fare dei nuovi spazi abitativi e didattici la sua realtà di vita temporanea è la chiave del successo. Questo non deve disincentivare la scelta di mete troppo diverse dalla propria ma è importante riuscire a crearsi una “routine” anche al di fuori della propria comfort zone.

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La decisione migliore, qualora se ne abbiano le possibilità, sarebbe addirittura visitare il paese almeno per qualche giorno prima di partire effettivamente in Erasmus capendo in che contesto si andrà a trascorrere i 3, 6 o 12 mesi di soggiorno.

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Top 5 delle città per studenti Erasmus

Tutored ha stilato un ranking delle mete da valutare assolutamente quando si stila il proprio modulo di partecipazione al bando Erasmus.

  • 1) Vienna
    Vienna colpisce innanzitutto per la sua estetica fiabesca ma c’è qualcosa di più del semplice fascino estetico in questa città. A livello di offerta formativa le materie tecniche ed economiche sono fortemente incentivate e il sistema di alloggio è pensato per non gravare troppo sulle spese degli studenti. Il clima invece, per chi non ama il freddo, non è dei migliori in inverno quindi è importante selezionare il periodo di partenza.
  • 2) Copenhagen

Ottima per chi ha un background tecnico e scientifico con corsi di laurea in Biologia, Veterinaria, Scienze Ambientali e comparto IT visto che la città ospita la più grande accademia dedicata all’information technology. Dal punto di vista delle spese però è molto cara e in pochi, fuori dall’ambito universitario, sapranno utilizzare fluentemente lingue diverse dal danese.

  • 3) Budapest

Non sempre tra le più note mete per partire in Erasmus ma Budapest figura nella top ranking delle prime 100 città al mondo per facoltà universitarie in particolare per le materie umanistiche come etica, filosofia e lingue. Ideale anche per chi è interessato a farmacia e ingegneria. Per il resto il costo della vita è abbordabile il clima invernale è particolarmente rigido.

  • 4) Lione

Ottima anche Lione che, a fronte di un’ottima offerta formativa, richiede soltanto una solida base linguistica per sostenere esami, comunicare e lavorare. Predilette le materie affini ai corsi di architettura e settore scientifico.

  • 5) Bruxelles

Eccellente per chi desidera approfondire la conoscenza delle istituzioni europee e di migliaia di aziende, agenzie e centri nazionali di cultura, terzo settore e ONG visto che molti enti e realtà di peso hanno una sede nel capoluogo belga. Il bilinguismo è un grande punto a favore ma in compenso la vita e il divertimento si pagano, notevolmente.

  • 6) Praga

Ultima ma non per importanza è Praga, la Parigi dell’est Europa ovvero una città strategica per l’Erasmus. Innovativa e smart, è consigliata a tutti gli appassionati del mondo hi-tech anche grazie alla presenza in loco di aziende come Microsoft. Grande esperienza anche per chi vuole svolgere tirocini e vivere senza troppe speseNon molte università però accettano l’inglese.

L’analisi dei pro e dei contro, più che ogni altra generica valutazione, è insomma il modo migliore per andare (quasi) sul sicuro.

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