In considerazione delle crescenti evidenze sulla sicurezza della vaccinazione in gravidanza l’Istituto di sanità ha aggiornato le precedenti indicazioni.
Si raccomanda l’estensione dell’offerta vaccinale, con vaccini a mRNA, a tutte le donne in gravidanza nel secondo e terzo trimestre che desiderino vaccinarsi.
Le nuove indicazioni, in linea con quelle portate avanti da alcuni mesi da regioni come la Lombardia e l’Emilia Romagna, sono contenute nella circolare del ministero della Salute, firmata dal direttore generale del dicastero Giovanni Rezza, emanata alla luce delle crescenti evidenze sull’efficacia e sulla sicurezza nei confronti del feto e della mamma.
Nella precedente circolare il ministero raccomandava la vaccinazione solo nella fase di allattamento e inseriva le mamme in gravidanza fra coloro che potevano ottenere l’esenzione dal vaccino.
Ferrazza: «Una vaccinazione importante perchè la variante delta può creare complicanze»
«Un passo avanti – sottolinea Enrico Ferrazzi, direttore dell’unità di Ostetricia del Policlinico di Milano, fra i primi a chiedere dalle pagine del Sole 24 Ore l’estensione del vaccino in gravidanza – che il ministero abbia preso in considerazione le posizioni di alcune regioni che hanno lavorato su documenti scientifici e le abbia consolidate. Importante visto che la variante delta in alcuni casi può dare gravi complicanze nella gestante, anche in assenza di comorbilità».
Perchè si consiglia la vaccinazione nel secondo e terzo trimestre
Nel primo trimestre, precisa la circolare, la vaccinazione può essere presa in considerazione «dopo la valutazione dei potenziali benefici e dei potenziali rischi con la figura professionale sanitaria di riferimento». Una frase, dice il professor Ferrazzi, che va spiegata, perché può dare adito ad elucubrazioni sbagliate. «La ragione per cui sul piano pratico e clinico di consulenza non si consiglia la vaccinazione nel primo trimestre – spiega Ferrazzi – non è perchè il vaccino può creare complicanze alla gravidanza o all’embrione, ma è perchè nel primo trimestre ci possono essere, e sono abbastanza frequenti, eventi sfavorevoli naturali, come l’aborto spontaneo. E se questo capitasse dopo il vaccino, la gestante penserebbe sia avvenuto a causa della dose vaccinale. Per questo si raccomanda di effettuare la vaccinazione dopo la dodicesima settimana».
Vaccino in allattamento, senza interromperlo
In allattamento, invece, come già previsto dalle precedenti indicazioni ad interim dell’Iss e del ministero, le donne possono vaccinarsi, senza alcuna necessità di interrompere l’allattamento. Sul fronte della sicurezza del vaccino a mRna in gravidanza le indicazioni a interim dell’Iss riportano gli studi scientifici effettuati nei trial clinici effettuati. L’efficacia è analoga a quella delle donne non in gravidanza.