L’assegno unico per i figli è una misura temporanea introdotta dal 1° luglio 2021 fino al 31 dicembre 2021.
Spetta a tutte le famiglie con figli fino a 18 anni a carico e con un reddito non superiore a 50 mila euro. L’importo medio mensile del bonus è di 167 euro, ma varia al variare del reddito e in base al numero dei figli. Scopriamo come funziona l’assegno temporaneo per i figli e come si può richiedere.
Assegno unico per i figli: come funziona?
In attesa dell’attuazione dell’assegno universale, le famiglie possono richiedere l’assegno temporaneo per i figli fino a 18 anni. Questo bonus ha un valore medio di 167 euro al mese, ma l’importo varia in funzione del reddito e del numero di figli che possiede la famiglia (anche adottati o presi in affidamento, purché minorenni).
Fino al 31 dicembre è possibile ottenere questo bonus per i figli a carico, ma lo potranno richiedere solo le famiglie che non hanno diritto agli assegni familiari. Infatti, in un primo momento l’assegno unico riguarderà soltanto i lavoratori autonomi, gli incapienti, i disoccupati e coloro che non hanno diritto agli ANF.
L’importo minimo è di 167 euro al mese per ogni figlio fino al secondo, mentre alle famiglie numerose viene corrisposto un bonus pari a 217 euro al mese.
A chi spetta l’assegno unico?
Come abbiamo detto, fino al 31 dicembre 2021 l’assegno unico per i figli spetta soltanto alle famiglie escluse dal beneficio degli assegni familiari, ovvero ai lavoratori autonomi, ai disoccupati e agli incapienti.
Per poter ottenere il bonus per i figli minori a carico, però, occorre anche soddisfare una serie di requisiti fissati dall’INPS:
- possedere la cittadinanza italiana o di uno Stato membro dell’Unione Europea, ma avere un permesso di soggiorno permanente e regolare;
- avere la residenza e il domicilio in Italia;
- pagare regolarmente l’imposta sui redditi in Italia
- avere a carico un bambino o ragazzo minorenne che vive nella stessa abitazione;
- possedere un reddito non superiore a 50 mila euro;
- risiedere in Italia da almeno due anni (anche non continuativi), oppure possedere un contratto di lavoro a tempo indeterminato o determinato di durata almeno semestrale.
A parità di tutte queste condizioni viene erogato l’assegno unico per i figli, che ha un valore crescente al diminuire del reddito e aumenta nel caso di figli con disabilità.
Importi dell’assegno unico: come calcolare il bonus
Il bonus per i figli varia in funzione del reddito e del numero dei figli a carico: per conoscere tutti gli importi è possibile consultare le tabelle INPS allegate al decreto dell’8 giugno 2021.
Per fare alcuni esempi:
- una famiglia con un reddito molto basso (pari o inferiore a 7 mila euro all’anno) e con due figli a carico può ottenere un bonus pari a 335 euro (ovvero 167,50 x 2);
- una famiglia con un reddito pari a 15 mila euro all’anno e con tre figli minori a carico, di cui uno disabile, invece, può ottenere un bonus pari a 376,70 euro.
Per i ragazzi disabili viene applicata una maggiorazione di 50 euro e si annulla il limite massimo di età.
Come richiederlo all’INPS
A partire dal 1° luglio 2021 è attiva la piattaforma INPS che permette di richiedere l’assegno unico per i figli a carico. Si può richiedere il bonus fino al 31 dicembre 2021, ma solo per le domande inoltrate entro il 30 settembre 2021 è prevista l’erogazione delle mensilità arretrate dal mese di luglio. Le domande inviate all’INPS dal mese di ottobre, invece, daranno diritto soltanto alle mensilità corrente e a quelle successive.
Per inviare la propria domanda è possibile scegliere tra diversi canali:
- il portale web dell’INPS, seguendo la procedura guidata e allegando una certificazione ISEE in corso di validità;
- chiamando il Contact Center Intergrato dell’INPS al numero verde 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure al numero 06 164 164 (da rete mobile a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori);
- rivolgendosi gratuitamente ai servizi dei Patronati.
I percettori del reddito di cittadinanza, infine, non devono presentare alcuna richiesta all’INPS, in quanto il bonus viene riconosciuto in automatico.