Greenpeace ha effettuato uno studio sui livelli di biossido di azoto e lo studio mostra un aumento dell’inquinamento a Milano.
Greenpeace ha effettuato uno studio sui livelli attuali di biossido di azoto (NO2) presenti nell’aria e la situazione per Milano non è rincuorante.
I suoi livelli di inquinamento, infatti, sono aumentati di nuovo.
La città sembrava aver preso un attimo di respiro nel periodo di fermo dovuto alla pandemia e la situazione dell’inquinamento dell’aria e dello smog poteva essere considerata in via di miglioraramento, ma le cose sono cambiate di nuovo.
L’inquinamento sta aumentando di nuovo.
Il biossido di azoto (NO2) è una tipologia di inquinamento atmosferico particolarmente legato al settore dei trasporti.
A Milano i livelli di NO2 erano diminuiti del 57% nell’aprile del 2020, per poi tornare a crescere del 17% esattamente un anno dopo, nell’aprile 2021.
“L’aria che respiriamo incide enormemente sulla nostra salute.” Queste le parole di Federico Spadini, campagna trasporti di Greenpeace Italia. “Fino a quando i nostri sistemi di energia e di trasporto saranno alimentati dai combustibili fossili, l’inquinamento atmosferico resterà un problema sanitario con cui fare i conti.”
“La migliore qualità dell’aria registrata nel 2020 è scaturita da una emergenza che nessuno avrebbe voluto. Per evitare di tornare ai livelli di inquinamento pre-Covid è il momento di mettere subito in pratica soluzioni reali e a lungo termine. Per questo serve una vera transizione energetica verso l’energia rinnovabile e una trasformazione del sistema di mobilità urbana, mettendo al centro il trasporto pubblico elettrico e altre forme di mobilità alternativa e condivisa.”