Modello 730/2021:istruzioni detrazione per spese mediche e sanitarie relative al 2020.
Modello 730/2021, come beneficiare della detrazione per le spese mediche e sanitarie sostenute nel corso del 2020? La riduzione dell’imposta pari al 19 per cento è accessibile anche per le somme pagate in contanti? Quali sono i limiti da rispettare?
Dalle novità introdotte sull’obbligo di tracciabilità per poter accedere agli sconti IRPEF alle regole standard sulla conservazione dei documenti: una panoramica sulle istruzioni da seguire.
La scadenza per la presentazione del modello 730/2021 è fissata al 30 settembre, ma già dal 10 maggio 2021 sarà possibile visualizzare la precompilata sul portale dell’Agenzia delle Entrate.
Come di consueto, anche chi si è opposto all’utilizzo dei dati sanitari al momento della dichiarazione ha la possibilità di integrare la dichiarazione dei redditi pronta all’uso e inserire le informazioni per usufruire delle agevolazioni previste.
Le spese mediche e sanitarie, infatti, rientrano tra le voci di spesa che quindi danno diritto a una riduzione dell’imposta da versare.
Per verificare se effettivamente è possibile beneficiarne, sono tre gli aspetti da considerare:
- la tipologia di costi sostenuti;
- il valore totale;
- la modalità di pagamento.
Modello 730/2021, detrazione per spese mediche e sanitarie anche per pagamenti in contanti
Quest’anno, però, bisogna fare i conti con una regola fondamentale: come stabilito dalla Legge di Bilancio 2020, sono detraibili sono le spese pagate con metodi tracciabili. Dal punto di vista pratico, quindi, l’obbligo debutta con il modello 730/2021.
In linea generale, i pagamenti in contanti non danno diritto allo sconto IRPEF. Esistono, però, delle eccezioni che riguardano proprio alcune tipologie di spese sostenute per la salute.
La Legge numero 160 del 2020 ha stabilito, all’articolo 1 comma 679, l’obbligo di tracciabilità e al comma 680 ha specificato i casi di esclusione:
- acquisto di medicinali;
- dispositivi medici;
- prestazioni sanitarie rese dalle strutture pubbliche;
- prestazioni sanitarie rese da strutture private accreditate al Servizio sanitario nazionale.
Quali spese mediche e sanitarie relative al 2020 inserire nel modello 730/2021 per la detrazione?
Sciolto ogni dubbio sulla modalità di pagamento delle spese, è necessario entrare più nel dettaglio per stabilire quali sono le voci di costo ammesse a beneficiare delle detrazione.
In linea generale tutte le indicazioni per inserire correttamente tutti i dati nella dichiarazione dei redditi e beneficiare delle agevolazioni previste sono disponibili nelle istruzioni fornite dall’Agenzia delle Entrate per la compilazione del modello 730/2021.
Il primo aspetto da verificare per beneficiare delle detrazioni per le spese mediche e sanitarie riguarda il limite minimo di spesa da raggiungere: è necessario superare la soglia di 129,11 euro per poter accedere allo sconto IRPEF.
Si tratta della cosiddetta franchigia e la detrazione è applicabile solo agli importi che eccedono questa cifra.
Per sapere a quanto ammonta la riduzione dell’imposta è necessario sommare tutte le spese mediche e sanitarie che danno diritto allo sconto IRPEF, sottrarre l’importo di 129,11 euro e sul risultato applicare il 19 per cento di detrazione.
Ma attenzione: se le spese sostenute non superano la franchigia, non si avrà diritto alla detrazione.
Se, invece, la somma supera complessivamente i 15.493,71 euro la detrazione può essere ripartita in quattro quote annuali di pari importo.
Le voci che possono essere incluse nel calcolo sono le seguenti:
- prestazioni chirurgiche;
- analisi, indagini radioscopiche, ricerche e applicazioni;
- prestazioni specialistiche;
- acquisto o affitto di protesi sanitarie;
- prestazioni rese da un medico generico (comprese le prestazioni rese per
- visite e cure di medicina omeopatica);
- ricoveri collegati a una operazione chirurgica o a degenze. In caso di ricovero di un anziano in un istituto di assistenza e ricovero, la detrazione non spetta per le spese relative alla retta di ricovero e di assistenza, ma solo per le spese mediche che devono essere indicate in maniera separata nella documentazione rilasciata dall’Istituto;
- acquisto di medicinali da banco e/o con ricetta medica (anche omeopatici);
- spese relative all’acquisto o all’affitto di dispositivi medici (ad esempio apparecchio per aerosol o per la misurazione della pressione sanguigna), ma dallo scontrino o dalla fattura deve risultare il soggetto che sostiene la spesa e la descrizione del dispositivo medico che deve essere contrassegnato dalla marcatura CE;
- spese relative al trapianto di organi;
- importi dei ticket pagati, se le spese sopraelencate sono state sostenute
- nell’ambito del Servizio sanitario nazionale.
Si possono includere nella lista delle voci da considerare anche le seguenti tipologie di spesa:
- assistenza infermieristica e riabilitativa (per es. fisioterapia, kinesiterapia, laserterapia ecc.);
- prestazioni rese da personale in possesso della qualifica professionale di addetto all’assistenza di base o di operatore tecnico assistenziale esclusivamente dedicato all’assistenza diretta della persona;
- prestazioni rese da personale di coordinamento delle attività assistenziali di nucleo;
- prestazioni rese da personale con la qualifica di educatore professionale;
- prestazioni rese da personale qualificato addetto ad attività di animazione e/o di terapia occupazionale;
- importi dei ticket pagati, se le spese sopraelencate sono state sostenute nell’ambito del Servizio sanitario nazionale.
Sono detraibili le prestazioni sanitarie rese alla persona dalle figure professionali appena elencate, anche senza una specifica prescrizione da parte di un medico, a condizione che dal documento che attesta la spesa risulti la figura professionale e la prestazione resa dal professionista sanitario.
Modello 730/2021, i costi esclusi dalla detrazione per spese mediche e sanitarie
Se da un lato le istruzioni forniscono l’elenco delle spese ammesse a beneficiare delle detrazioni, dall’altro si evidenziano anche alcuni voci che non possono essere incluse.
Prima di tutto si escludono i costi che nello stesso anno sono stati già rimborsati, tra gli altri:
- spese risarcite dal danneggiante o da altri per suo conto, nel caso di danni alla persona arrecati da terzi;
- spese sanitarie rimborsate a fronte di contributi per assistenza sanitaria versati dal datore di lavoro o ente pensionistico o dal contribuente a enti o casse con fine esclusivamente assistenziale, sulla base di contratti, accordi o regolamenti aziendali, e che, fino all’importo complessivo di 3.615,20 euro, non hanno contribuito a formare il reddito imponibile di lavoro dipendente secondo i dati riportati nella Certificazione Unica 2021.
Stessa regola si applica anche nei casi di contributi associativi versati alle società di mutuo soccorso, detraibili nel limite di 1.300 euro.
Se, invece, il rimborso avviene in anni successivi le spese sanitarie sostenute nel 2020 possono essere già portate in detrazione, ma al netto dell’importo che verrà rimborsato.
In alternativa è possibile detrarre l’intera somma, indicando poi l’importo ricevuto nel rigo D7 codice 4 nella dichiarazione dei redditi relativa all’anno d’imposta in cui si percepisce il rimborso.
Resta la possibilità di inserire nel modello 730/2021 tutto ciò che rimane a carico del contribuente:
- spese sanitarie rimborsate per effetto di premi di assicurazioni sanitarie da lui versati (per i quali non spetta la detrazione d’imposta del 19 per cento);
- spese sanitarie rimborsate sulla base di assicurazioni sanitarie stipulate dal datore di lavoro o ente pensionistico o pagate direttamente dallo stesso con o senza trattenuta a carico del dipendente.
Detrazione per spese mediche e sanitarie nel modello 730/2021: istruzioni per la compilazione
Una volta verificare le spese mediche e sanitarie che possono essere inserite nel modello 730/2021 e che devono superare il valore minimo di 129,11 euro, è necessario procedere con la compilazione corretta della dichiarazione dei redditi.
In particolare bisogna prestare attenzione al quadro E e più specificamente ai righi E1, E2, E3.
Quadro E | Spese mediche e sanitarie da indicare |
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Rigo E1 – Colonna 2 | spese sanitarie sostenute nell’interesse proprio e dei familiari a carico, comprese quelle indicate nella sezione “Oneri detraibili” della Certificazione Unica con il codice onere 1. |
Rigo E1 – Colonna 1 | spese sanitarie relative a patologie esenti dalla spesa sanitaria pubblica, ovvero quelle per le quali il Servizio Sanitario Nazionale ha riconosciuto l’esenzione dal ticket in relazione a particolari prestazioni sanitarie. Le spese indicate in questa colonna non possono essere comprese tra quelle indicate nella colonna 2. |
Rigo E2 | Spese sanitarie per familiari non a carico affetti da patologie esenti la cui detrazione non ha trovato capienza nell’imposta lorda dovuta dagli interessati fino a 6.197,48 euro. |
Detrazione spese mediche e sanitarie nel 730/2021: i documenti da conservare
I contribuenti che usufruiscono delle detrazioni sulle spese mediche e sanitarie devono, poi, avere cura di conservare la documentazione utile a dimostrare gli acquisti effettuati.
Tipologia di spesa | Documenti |
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Farmaci anche omeopatici acquistati, anche all’estero, presso farmacie, supermercati ed altri esercizi commerciali o attraverso farmacie on- line | Fattura o scontrino fiscale (cosiddetto parlante) in cui devono essere specificati natura (farmaco o medicinale, OTC, ecc.), qualità (codice alfanumerico) e quantità del prodotto acquistato nonché il codice fiscale del destinatario. Per il farmaco acquistato all’estero idonea documentazione come indicato nella circ. n. 34 del 2008 |
Prestazioni rese da medici generici (anche omeopati) | Ricevuta fiscale o fattura rilasciata dal medico |
Certificati medici per usi sportivi, per la patente, per apertura e chiusura malattie o infortuni, per pratiche assicurative e legali | Ricevuta fiscale o fattura rilasciata dal medico |
Per quanto riguarda le spese sanitarie per familiari non a carico affetti da patologie esenti la documentazione è più ampia:
- la certificazione rilasciata dalla ASL che attesti la patologia con l’indicazione dell’eventuale codice numerico identificativo;
- il certificato medico che attesti il collegamento tra le spese e la patologia esente, ovvero autocertificazione che attesti il possesso di tale certificazione;
- il modello 730-3 o REDDITI dal quale si evinca la parte di spesa che non ha trovato capienza nell’Irpef del soggetto affetto dalla malattia;
- le fatture, le ricevute fiscali e gli eventuali scontrini dai quali risulti che le spese sono state sostenute dal familiare che intende beneficiare della detrazione, che riporti un’annotazione del soggetto affetto dalla patologia da cui emerga la misura delle spese attribuibili al familiare.
Se il soggetto non è tenuto a presentare alcuna dichiarazione, bisogna conservare comunque l’autocertificazione del familiare affetto da patologia che attesti di non essere tenuto a presentare la dichiarazione.
Detrazioni spese mediche e sanitarie nel 730/2021: costi sostenuti all’estero
Stesse regole sono previste per le spese mediche sostenute all’estero sia per l’accesso alla detrazione del 19 per cento che per quanto riguarda la necessità di conservare la documentazione.
Ovviamente, come sottolinea l’Agenzia delle Entrate, le spese relative al trasferimento e al soggiorno all’estero, anche se sostenute per motivi di salute, non possono essere incluse nel calcolo della detrazione dal momento che non sono costi per servizi puramente sanitari.
Se la documentazione sanitaria è in lingua originale, deve essere accompagnata da una traduzione in italiano. La documentazione in inglese, francese, tedesco o spagnolo può essere tradotta e sottoscritta dal contribuente. Per le altre lingue c’è bisogno di una traduzione giurata.
contribuenti che hanno il domicilio fiscale in Valle d’Aosta e nella provincia di Bolzano non devono presentare alcuna traduzione se la documentazione è scritta, rispettivamente, in francese o in tedesco.
La documentazione sanitaria straniera eventualmente redatta in sloveno può essere corredata da una traduzione italiana non giurata, se il contribuente, residente nella Regione Friuli Venezia Giulia, appartiene alla minoranza slovena.