Vespa compie oggi 75 anni. Enrico Piaggio depositò il brevetto il 23 aprile del 1946 e quello stesso anno ne avviò la produzione di 2.000 esemplari.
Mai forse avrebbe immaginato che la creatura “inventata” dallʼingegnere aeronautico Corradino DʼAscanio, che stravolse il prototipo MP5 “Paperino”, sarebbe diventata unʼicona della mobilità globale, con oltre 19 milioni di modelli venduti nel mondo.
Molto più di uno scooter, la Vespa ha incarnato per tante generazioni la libertà di muoversi. In modo facile, divertente, giovane e anche meno giovane, ma sempre con quel pizzico dʼemozione che chiunque sia salito in sella a una Vespa conosce bene. Il cinema, la letteratura, la musica leggera, la Vespa è finita dentro la nostra contemporaneità e di lei si può dire che sia stato il primo marchio veramente globale dellʼindustria motoristica. Piaggio lʼaveva immaginata come trait d’union tra generazioni e dopo 75 anni si può ben dire che abbia colto nel segno, tracciando il filo rosso che unisce storicamente il boom economico al rampantismo anni 80 fino alla smart economy dei nostri giorni.
Eppure lʼesordio della Vespa 98cc fu esclusivo che più non si poteva. Si era agli albori del dopoguerra e per il debutto in società Enrico Piaggio scelse il Circolo del Golf di Roma, presenti anche il generale americano Stone in rappresentanza del governo militare alleato. Gli italiani la videro sulle pagine dei giornali (Motor, La Moto) e nel cinegiornale statunitense Movieton, per poi toccarla con mano alla Fiera di Milano del 1946, dove ebbe anche la benedizione del cardinale Schuster.
La Vespa 98cc costicchiava: 55.000 lire! E se si sceglieva il tipo “lusso” ‒ con il contachilometri e gli pneumatici bianchi ‒ si saliva a 61.000 lire. Troppi, per lʼitaliano medio del dopoguerra, ma Enrico Piaggio era un imprenditore vero, che si nutriva di idee e guardava in lungimiranza: sʼideò i pagamenti rateali e la cosa funzionò. Il successo è tutto da raccontare e la Vespa, ancora prodotta a Pontedera, è oggi assemblata anche in India e Vietnam.
Auguri allora alla Vespa, alla sua lunga storia fatta di “special” ed edizioni limitate, di cilindrate di ogni tipo e scocche di tutti i colori. Fino alla Vespa Elettrica, così omogenea ai tempi correnti, e alla serie speciale 75° Anniversario che sarà il leitmotiv della gamma 2021. Segno di una continuità di genere che non conosce crisi dʼidentità, ma che lʼha portata anche a tante emulazioni e costringendola a difendersi spesso in tribunale.