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Confermato il coprifuoco alle 22: governo dice no a richiesta Regioni di spostarlo un’ora avanti

Il governo ha confermato che il coprifuoco resterà alle 22 e che, almeno per il momento, le richieste della Lega e di tanti presidenti di Regione non verranno accolte. “Abbiamo proposto le ore 22 perché abbiamo ascoltato il Cts. Il Governo è fiducioso che i comportamenti corretti ci porteranno a passare dalle 22 alle 23, poi alle 24 per poi toglierlo, ma non mi sento di dare tempi”, afferma la ministra Gelmini.

Perché il coprifuoco resterà alle 22

A spiegare perché il coprifuoco alle 22 non si tocca è la ministra per gli Affari regionali, Mariastella Gelmini: “Il coprifuoco evoca brutte cose, in tutti noi c’è la volontà di superarlo, ma ci vuole gradualità per non consentire al virus di ripartire. Abbiamo proposto le ore 22 perché abbiamo ascoltato il Cts. Il Governo è fiducioso che i comportamenti corretti ci porteranno a passare dalle 22 alle 23, poi alle 24 per poi toglierlo, ma non mi sento di dare tempi”. La linea del governo viene condivisa anche da Nicola Zingaretti: il presidente della Regione Lazio è uno dei pochissimi amministratori locali a non chiedere lo spostamento alle 23: “Se il punto di equilibrio del governo, che prevede aperture e possibilità di cenare all’aperto, indica le 22, credo sia la scelta giusta”, afferma a 24 Mattino, su Radio 24.

LE REGIONI

C’è poi il fronte delle Regioni: quasi tutti i presidenti chiedono di portare alle 23 il coprifuoco. A chiederlo a gran voce è il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, ai microfoni di Radio Capital: “Sul coprifuoco c’è un’interlocuzione con il governo. La Conferenza delle Regioni propone, misura assolutamente responsabile, l’ampliamento di un’ora, fino alle 23, per permettere alle attività, nei limiti delle regole, di avere un minimo di respiro”. A lui si accodano anche presidenti dell’area di centrosinistra, come Stefano Bonaccini dell’Emilia-Romagna: “Avrei preferito una flessibilità arrivando al coprifuoco alle 23 anziché alle 22, se ci si trasferisce tra comuni per andare a cenare il rischio è che uno alle 21 debba aver già terminato per rientrare a casa”, afferma a Sky Tg24. Anche Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, si dice a favore del coprifuoco alle 23.

SITUAZIONE PREVISIONE PIANO VACCINI

 

Come riportato da AGI le parole del commissario Figliuolo : “Il rispetto da parte delle Regioni dei target giornalieri è essenziale per l’avvicinamento progressivo all’obiettivo delle 500 mila somministrazioni al giorno indicato nel piano vaccinale, di previsto raggiungimento nell’ultima settimana di aprile, senza che si verifichino soluzioni di continuità nell’attività di somministrazione”.

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È quanto sottolinea il commissario straordinario all’emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo ricordando che “l’attuale Piano vaccinale assegna a ciascuna Regione/Provincia Autonoma un target giornaliero di somministrazioni da rispettare nell’arco di una settimana. Tali valori vengono confermati ai referenti regionali dieci giorni prima dell’inizio della settimana”.

Ecco gli obbiettivi di somministrazioni giornalieri 

  • Abruzzo 7.050
  • Basilicata 3.100
  • Calabria 9.644
  • Campania 29.500
  • Emilia Romagna 22.000
  • Friuli Venezia Giulia 6.140
  • Lazio 30.000
  • Liguria 7.815
  • Lombardia 51.000
  • Marche 9.500
  • Molise 2.000
  • Provincia autonoma Bolzano 3.000
  • Provincia autonoma Trento 3.100
  • Piemonte 24.000
  • Puglia 20.777
  • Sardegna 11.000
  • Sicilia 25.429
  • Toscana 20.000
  • Umbria 4.800
  • Valle d’Aosta 620
  • Veneto 25.243

“I valori target – continua il commissario – sono specifici per ogni Regione, nell’ottica di un aumento progressivo del numero di cittadini cui vengono somministrati i vaccini, e vengono definiti sulla base di una gradualità che consentirà di raggiungere gli obiettivi auspicati, rapportando le capacità di somministrazione alla disponibilità di dosi”.

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