Fabrizio Corona esce dal carcere e torna ai domiciliari
A dare la notizia è il Corriere della Sera, secondo cui i giudici del Tribunale di sorveglianza di Milano avrebbero accolto la richiesta dei suoi legali di sospendere l’ordinanza che lo ha costretto a tornare in cella, nel carcere di Monza, per scontare quel che rimane della sua pena, revocando la detenzione domiciliare che gli era stata concessa per motivi di salute all’ex re dei paparazzi.
Torna alla detenzione domiciliare Fabrizio Corona. I giudici del Tribunale di sorveglianza di Milano hanno accolto la richiesta di sospensiva dell’ordinanza con la quale era stata revocata la detenzione domiciliare concessa per motivi di salute all’ex re dei paparazzi. Ai giudici si erano rivolti gli avvocati Ivano Chiesa e Antonella Calcaterra, difensori di Corona.
La madre di Fabrizio Corona: «Non vedo l’ora di riabbracciarlo»
«È stata la cosa giusta da fare. Sono felicissima, non vedo l’ora di riabbracciarlo»: ha reagito così Gabriella Privitera, la madre di Fabrizio Corona, che non ha ancora potuto incontrare il figlio e lo ha solo sentito al telefono dopo la scarcerazione.
Il carcere di Monza e il ricovero al Niguarda
Il 22 marzo scorso Corona era stato trasferito nel carcere di Monza, dopo essere stato ricoverato per una decina di giorni nel reparto di Psichiatria dell’ospedale Niguarda di Milano: si era ferito quando aveva saputo la decisione dei giudici e aveva spaccato con un pugno il vetro dell’ambulanza. Inizialmente era stato deciso di portare Corona nel carcere milanese di Opera, poi era stato scelto il penitenziario di Monza, che ha anche un’apposita sezione con osservazione psichiatrica per i detenuti.
Lo sciopero della fame
Corona, a cui era stato revocato il differimento pena per una serie di violazioni delle prescrizioni, ha portato avanti uno sciopero della fame in ospedale e si è ferito più volte per protestare contro la decisione dei giudici e i legali si erano detti molto preoccupati per la sua salute.