Dopo il via libera di Ema, anche in Lombardia si torna a vaccinare con AstraZeneca. Le somministrazioni riprendono dalle 15 di oggi, venerdì 19 marzo. A Milano tornano in attività anche con il vaccino anglo-svedese i centri all’ospedale di Baggio, al Parco Trenno e al Museo della Scienza e Tecnologia. Letizia Moratti: “Le rassicurazioni che abbiamo avuto sono fondamentali”
Calendari confermati
“Abbiamo fatto delle simulazioni ipotizzando degli overbooking e confidiamo di poter recuperare entro una settimana gli oltre 30.000 appuntamenti rinviati nei tre giorni di sospensione. Sempre a partire da domani saranno inviati gli sms di riprogrammazione degli appuntamenti rinviati che saranno inseriti gradualmente nel calendario”.
Conclusione positiva
“Sono soddisfatta per la conclusione positiva – aggiunge Moratti – e siamo pronti a ripartire. Lo facciamo con fiducia e ci auguriamo che questo sia il sentimento di tutti i nostri cittadini. Le rassicurazioni che abbiamo avuto su AstraZeneca sono fondamentali perché la vaccinazione della popolazione lombarda entro l’estate non può prescindere dalla disponibilità di tutti i vaccini”.
“In ottemperanza alle indicazioni dell’Agenzia Italiana del Farmaco – rimarca Letizia Moratti – lunedì abbiamo dato disposizione di sospendere in via assolutamente cautelare la somministrazione del vaccino anti-Covid AstraZeneca su tutto il territorio regionale in attesa di ulteriori determinazioni da parte degli organi competenti. In queste ore abbiamo avuto rassicurazioni da Oms e dalla stessa Ema, oltre che dal mondo scientifico italiano ed internazionale. È il momento di ripartire con rinnovata fiducia. Abbiamo intrapreso una fase fondamentale di questa battaglia contro la pandemia, adesso è determinante il convincimento di tutti. Un approccio psicologico positivo nei confronti dei vaccini da parte di ognuno di noi può essere decisivo per vincere il Covid”.
La vicepresidente apprezza le posizioni emerse nella conferenza stampa dell’Ema attraverso la voce della direttrice dell’Agenzia, Emer Cooke.
Un vaccino sicuro
“Dalle sue parole – ha aggiunto – ci è stato ribadito che il vaccino AstraZeneca è sicuro, efficace, i benefici sono superiori ai rischi e vengono escluse relazioni tra casi di trombosi e la somministrazione dei sieri. Vincere il Covid è fondamentale per permettere al nostro Paese di superare la crisi sanitaria, consentire la ripartenza economica, riappropriarci della nostra vita a livello sociale. I vaccini sono la nostra principale arma contro il coronavirus, non possiamo fermarci proprio ora che abbiamo a disposizione le armi per vincere questa guerra”.
I sintomi da riferire al medico
“Affanno, dolore al petto o allo stomaco, gonfiore o sensazione di freddo a un braccio o una gamba, mal di testa grave o in peggioramento o visione offuscata dopo la vaccinazione, sanguinamento persistente, piccoli lividi multipli, macchie rossastre o violacee o vesciche di sangue sotto la pelle: in presenza di questi sintomi”, dopo la vaccinazione anti Covid con il siero di AstraZeneca, “cerca immediatamente assistenza medica e riferisci di essere stato vaccinato di recente”, spiega l’Ema.
“Il vaccino Covid-19 di AstraZeneca – riporta l’ente regolatorio Ue nelle informazioni rivolte ai pazienti, dopo la valutazione effettuata sul prodotto dell’azienda anglo-svedese – non è associato a un aumento del rischio complessivo di disturbi della coagulazione del sangue”. Tuttavia “ci sono stati casi molto rari di coaguli di sangue insoliti, accompagnati da bassi livelli di piastrine (componenti che aiutano il sangue a coagulare), dopo la vaccinazione. I casi segnalati erano quasi tutti in donne sotto i 55 anni”. Il messaggio chiave resta che “poiché Covid-19 può essere così grave e è così diffuso, i benefici del vaccino nel prevenirlo superano i rischi degli effetti collaterali”.