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martedì, Novembre 26, 2024
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NUOVO DPCM: ecco le restrizioni valide fino al 6 Aprile, Pasqua compresa

Mattarella Draghi e i partiti 1
Mattarella Draghi e i partiti 1
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NUOVO DPCM – Ecco la bozza , le cui disposizioni resteranno in vigore dal 6 marzo al 6 aprile. Ancora chiuse palestre e piscine, impianti sciistici, parchi divertimento e sale scommesse.

La bozza del dpcm è stata inviata da Palazzo Chigi alle Regioni che, a quanto si apprende, hanno tempo fino a sabato mattina per eventuali osservazioni.

Niente apertura serale per bar e ristoranti, le scuole superiori restano aperte (per ora) e in zona rossa chiudono barbieri e parrucchieri: sono le principali misure contenute nella bozza del nuovo Dpcm, il primo del presidente del Consiglio Mario Draghi, che sarà in vigore dal 6 marzo al 6 aprile.

Se il provvedimento non sarà modificato, gli unici allentamenti riguarderanno cinema e teatri, che potranno riaprire ma solo dal 27 marzo. Per il resto vengono confermate le misure già in vigore, ad eccezione della stretta per barbieri e parrucchieri: in zona rossa dovranno abbassare le saracinesche.

Viene ribadita la chiusura dei locali alle 18 in zona gialla, nonostante Matteo Salvini e alcuni governatori spingessero per consentire le cene al ristorante. Così come restano chiuse palestre e piscine, mentre viene consentito lo sport all’aperto. La stagione sciistica salta definitivamente, visto che le piste da sci rimarranno chiuse fino al 6 aprile. Nessuna retromarcia, in attesa del parere del Cts sulle nuove varianti, anche sulla scuola: al momento le superiori restano aperte, almeno al 50% in presenza.

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Restano poi gli stop a sale giochi, sale scommesse e parchi divertimento.

La scuola
Nella bozza del Dpcm le scuole restano aperte. “Le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado – si legge – adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica” e si prevede che “almeno al 50 per cento e fino a un massimo del 75 per cento della popolazione studentesca delle predette istituzioni sia garantita l’attività didattica in presenza. La restante parte dell’attività didattica è svolta tramite il ricorso alla didattica a distanza“. Nel testo, di differente rispetto al precedente Dpcm, è inoltre riportato che “al fine di mantenere il distanziamento sociale, è da escludersi qualsiasi altra forma di aggregazione alternativa”. La decisione però non è definitiva, perché il governo ha chiesto un parere al Comitato tecnico-scientifico per valutare l’impatto delle varianti sul sistema scolastico.

I ristoranti restano chiusi la sera
La bozza del Dpcm inviato alle Regioni conferma anche che “le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) – si legge nella bozza – sono consentite dalle 5 alle 18” con un massimo di 4 persone per tavolo “salvo che siano tutti conviventi”. Dopo le 18 “è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico”. Resta invece consentita “senza limiti di tempo la ristorazione negli alberghi e in tutte le altre strutture ricettive, limitatamente ai propri clienti“. Nella bozza del nuovo provvedimento restano anche “vietate le feste nei luoghi al chiuso e all’aperto, ivi comprese quelle conseguenti alle cerimonie civili e religiose”. Mentre viene tolta la raccomandazione di non ricevere a casa “persone diverse dai conviventi”.

Le novità per musei, cinema e teatri
Dal 27 marzo i musei e i luoghi della cultura aperti in zona gialla non solo dal lunedì al venerdì, come già accade, ma anche il sabato e i giorni festivi a condizione che l’ingresso sia stato prenotato on line o telefonicamente con almeno un giorno di anticipo. A decorrere dal 27 marzo 2021, si legge poi nella bozza del Dpcm, gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto sono svolti con posti a sedere preassegnati e distanziati e a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi. Le attività potranno svolgersi a condizione che siano approvati nuovi protocolli o linee guida idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento, approvati dal Ministero dei beni e delle attività culturali e validati dal Comitato tecnico-scientifico, che indichino anche il numero massimo di spettatori per spettacoli all’aperto e di spettatori per spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala. Restano sospesi gli eventi che implichino assembramenti in spazi chiusi o all’aperto, si legge ancora nel provvedimento.

In casa anche non conviventi – Viene cancellata dal bozza del nuovo dpcm la misura – citata nel precedente documento, secondo cui –
“con riguardo alle abitazioni private, è fortemente raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessita’ e urgenza”. Nella bozza del nuovo provvedimento restano comunque “vietate le feste nei luoghi al chiuso e all’aperto, ivi comprese quelle conseguenti alle cerimonie civili e religiose”.

In zona rossa chiusi barbieri e parrucchieri – Barbieri e parrucchieri vengono chiusi in zona rossa. Nel documento si legge: “Sono sospese le attività inerenti servizi alla persona, diverse da quelle individuate nell’allegato 24” dove – a differenza del precedente provvedimento – non vengono menzionati i servizi dei saloni di barbiere e di parrucchiere.

Cinema e teatri riaperti in zona gialla dal 27 marzo – A decorrere dal 27 marzo 2021, gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto sono svolti con posti a sedere preassegnati e distanziati e a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi.

Resta il coprifuoco dalla 22 alle 5 – Fino al 6 aprile resta il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino. “Dalle ore 22:00 alle ore 5:00 del giorno successivo sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute – si legge nel testo – È in ogni caso fortemente raccomandato, per la restante parte della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi”.

Fiere e discoteche chiuse anche in zona bianca – Fiere, congressi e discoteche restano chiuse anche in zona bianca. “Restano sospesi gli eventi – si legge nella bozza – che implichino assembramenti in spazi chiusi o all’aperto, comprese le manifestazioni fieristiche e i congressi nonché le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso”.

Istituito tavolo tecnico per la revisione-aggiornamento dei parametri – Al fine di dare attuazione agli indirizzi forniti dalle Camere ai sensi dell’articolo 2, comma 1, del decreto legge n. 19 del 2020, e’ istituito presso il Ministero della salute un tavolo tecnico di confronto, costituito con decreto del Ministro della salute, composto da rappresentanti del Ministero della salute, dell’Iss, delle Regioni e delle Province autonome su designazione del Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, nonché da un rappresentante del Ministro per gli affari regionali e le autonomie per procedere all’eventuale revisione o aggiornamento dei parametri per la valutazione di rischio.

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