NUOVO DPCM- è stato confermato il coprifuoco alle 22 e si inizia ad inserire la “zona bianca”. E’ quanto si apprende al termine della riunione del premier Giuseppe Conte con i capi delegazione in vista di due nuovi provvedimenti, che saranno probabilmente un Dl e un Dpcm.
E’ terminata la riunione del premier Giuseppe Conte con i capi delegazione della maggioranza e il ministro Francesco Boccia sul nuovo decreto con le misure anti-contagio da Covid.
E’ quanto si apprende al termine della riunione del premier Giuseppe Conte con i capi delegazione in vista di due nuovi provvedimenti, che saranno probabilmente un Dl e un Dpcm. Potrebbe essere prolungato il divieto di spostamenti anche tra Regioni “gialle”.
Il governo conferma di voler introdurre nel Dpcm il divieto per i bar di vendere cibi e bevande da asporto dopo le 18.
La scelta sarebbe stata ribadita nel corso della riunione con le regioni nel quale sono state illustrate anche le altre misure: conferma per tutte le zone della regola che consente a massimo due persone di andare a trovare a casa parenti e amici, stop alla mobilità tra le regioni, anche tra quelle gialle, istituzione di una zona bianca, per “dare un segnale” del lavoro che si sta facendo e che consentirà di entrare in una fase diversa in tempi però più lunghi.
Ristoranti e bar minacciano ‘disobbedienza civile’
Bar e ristoranti sono sul piede di guerra contro l’ipotesi di un’ulteriore stretta anti Covid, con il divieto di asporto oltre le 18, e sui social nascono iniziative di protesta con la minaccia di ‘disobbedienza civile’ e l’apertura dei locali chiusi da troppo tempo.
Dovrebbero dunque essere prorogate molte delle restrizioni attuali, con l’inserimento di alcune novità tra cui l’istituzione di una zona bianca per le regioni con meno contagi.
Per accedervi bisognerà avere un indice Rt sotto lo 0,50.
D’altra parte invece, con un’incidenza settimanale di 250 casi Covid ogni 100 mila abitanti si entrerà direttamente in zona rossa.
Visite private, prorogato il limite di 2 persone
Inoltre, si va verso un’estensione a tutto il territorio nazionale, per tutti i giorni della settimana, il limite di visite private per al massimo due persone (esclusi i minori di 14 anni). C’è poi l’ipotesi di prorogare lo stato d’emergenza per il coronavirus fino al 30 aprile.
Ancora chiusi palestre, piscine, teatri e cinema
Nel provvedimento, oltre alla scuola, entrerà molto probabilmente anche la proroga della chiusura degli impianti da sci, che al momento dovrebbero riaprire il 18 gennaio. Resteranno ancora chiuse palestre e piscine, così come teatri e cinema.
I musei potrebbero riaprire, ma soltanto nelle Regioni gialle.
Dall’11 gennaio la divisione in fasce
Intanto dall’11 gennaio, quando riaprono le scuole superiori in sole tre Regioni (Valle d’Aosta, Toscana e Abruzzo), quasi tutta Italia torna in zona gialla, eccezione fatta per Calabria, Emilia-Romagna, Lombardia, Sicilia e Veneto che resteranno in arancione. Per tutti, però, varrà il divieto di spostamento tra Regioni, salvo che per esigenze lavorative, motivi di salute.
Cosa si può fare in zona bianca
In fascia bianca ci sarà libertà di spostamento e tutte le attività saranno aperte senza limiti di orari, mantenendo le norme di igiene, obbligo di mascherina e distanziamento. Potrebbero riaprire anche i luoghi della cultura, come cinema, teatri, mostre e musei. Per quanto riguarda lo sport, anche le palestre e le piscine tornerebbero a funzionare.
Proroghe
Nel provvedimento in vigore dal 16 gennaio verrà confermato il divieto di spostamento tra le regioni, comprese quelle in zona gialla, verrà ribadito il coprifuoco alle 22 e non è escluso ci sia anche la proroga dello stato d’emergenza, che scade il 31 dicembre. Non dovrebbero inoltre cambiare le regole per bar e ristoranti, che dunque potranno potranno rimanere aperti solo in zona gialla e solo fino alle 18, e la norma che prevede la possibilità una sola volta al giorno e per un massimo di due persone (oltre ai minori di 14 anni) di andare a trovare amici o parenti. Nel Dpcm, oltre alla scuola, entrerà molto probabilmente anche la proroga della chiusura degli impianti da sci, che al momento dovrebbero riaprire il 18 gennaio.