Un milione di dosi distribuite di cui oltre 400mila già somministrate, la prossima settimana l’arrivo delle fiale Moderna e da febbraio tocca agli over 80 e ai docenti. “Siamo i primi in Europa”, ripete il Commissario Arcuri (secondo le ultime statistiche preceduti solo dalla Danimarca in percentuale al numero degli abitanti), allontanando le polemiche sulla partenza a singhiozzo della campagna vaccinale e rivendicando il livello di “preparazione” dell’Italia.
Arcuri: “Entro l’autunno speriamo di vaccinare tutti gli italiani”
“Lavoriamo perché entro l’autunno si possano vaccinare tutti gli italiani che lo vorranno, facciamo il tifo perché siano tutti, ma serve che arrivino i vaccini, noi non li produciamo”, insiste Arcuri, chiarendo: “l’immunità si raggiunge intorno all’80% e si tratta di 48 milioni di connazionali”. Se da diversi esperti e da alcuni governatori, come Alberto Cirio del Piemonte, arriva la richiesta di anticipare le vaccinazioni ai docenti, il Commissario non esclude che un provvedimento del genere possa essere preso dal Parlamento, con una modifica al Piano approvato lo scorso dicembre. “Ma non entro nel merito – chiarisce Arcuri -. Per me l’obiettivo è far sì che il massimo numero di italiani utilizzi le dosi”.
“L’acquisto centralizzato europeo è una bella pagina dell’Europa che deve continuare. Le 30 milioni di dosi che la Germania ha acquistato in più arriveranno alla fine delle forniture che sono destinate alla Ue. Ora abbiamo 40 milioni del vaccino Pfeizer e 20 milioni di Moderna. Il problema è avere le dosi più in fretta possibile”.