Dpcm Natale, l’ipotesi: dal 24 dicembre al 6 gennaio zona rossa nei festivi e prefestivi
Italia zona rossa dal 24 dicembre al 6 gennaio nei giorni festivi e prefestivi. E’ quanto emerge dalla riunione tra il premier Giuseppe Conte e i capi delegazione della maggioranza sulle misure da adottare nel periodo di Natale e all’inizio del 2021 per arginare la diffusione del coronavirus. Gli altri giorni non festivi o prefestivi – il 28, 29, 30 dicembre – saranno zona ‘arancione’.
Questo significherebbe che non si potrà uscire di casa (se non per comprovate esigenze di lavoro, salute o necessità) e che bar e ristoranti resteranno chiusi.
bbe stato il premier a frenare sull’ipotesi di escludere il giorno dell’Epifania e la vigilia dalla stretta decisa dal governo. La questione è stata fortemente dibattuta nel corso del vertice. Il premier avrebbe chiuso la discussione sulle festività della Befana sottolineando i rischi legati a possibili assembramenti nei due giorni in questione, tanto più dopo il giro di vite sul periodo immediatamente precedente. “Purtroppo non possiamo rischiare – avrebbe detto il premier ai presenti – che si creino occasioni di festa e di convivialità”.
La deroga per i Comuni sotto i 15 mila abitanti
Come annunciato nei giorni scorsi, il governo ha pensato a una deroga per i piccoli Comuni: nel periodo delle festività si potrà uscire dal territorio dei centri sotto i 5mila abitanti, entro un raggio di 30 chilometri. Ma attenzione: non ci si potrà però muovere per andare nei Comuni capoluogo, anche se si trovano entro un raggio di 30 km.
Il nodo delle regioni arancioni
Resta il tema delle regioni attualmente arancioni ma che attendevano di diventare gialle domenica prossima. Si tratta di Toscana, Valle d’Aosta, Campania e provincia autonoma di Bolzano (l’Abruzzo sarebbe l’unica a rimanere color arancio). Cosa deciderà di fare il ministero della Salute? Le “promuoverà” a gialle anche se sarebbero destinate a diventare rosse dopo appena quattro giorni, insieme a tutto il resto d’Italia? Il buonsenso suggerirebbe di lasciare le cose come stanno, ma ciò significherebbe impedire di raggiungerle nell’unica finestra utile per farlo: il 20 dicembre. La promozione al giallo, infatti, diventerebbe effettiva proprio domenica 20, ultimo giorno possibile per spostarsi tra regioni.
Rezza: “Rt non scende”
il direttore della prevenzione del ministero della Salute, al Forum Risk Management di Arezzo, ha dichiarato: “C’è la tendenza a un’inversione in atto, l’Rt tende a non scendere più” e in questo momento “dobbiamo avere atteggiamenti previdenti per evitare che l’epidemia riparta durante la campagna vaccinale: questo è un rischio da scongiurare. Nelle scorse settimane abbiamo visto una tendenza positiva, ma ora abbiamo un numero di decessi ancora alto, siamo sopra-soglia per i posti occupati in area medica e intensiva. Non stanno più scendendo l’Rt e l’incidenza. In questa situazione si impone prudenza“.