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Dopo una lunga trattativa all’interno del Governo tra l’ala rigorista e i dubbi del premier Giuseppe Conte, si è arrivati a un possibile compromesso.

Il risultato dovrebbe essere il Paese in area rossa per otto giorni (24-27 dicembre e 31 dicembre-3 gennaio) e in zona gialla per tre: 28, 29 e 30 dicembre.

Domani, venerdì 18 dicembre, un vertice tra Conte e capidelegazione di maggioranza deciderà la nuova stretta anti-Covid. Il giorno stesso o quello successivo (sabato 18 dicembre) ci sarà il Consiglio dei ministri per varare le nuove misure anti-Covid.

Dal 21 dicembre al 6 gennaio: vietato spostamento tra Regioni

Va innanzitutto ricordato che, a prescindere dall’ulteriore inasprimento che il Governo varerà nelle prossime ore, restano in vigore le regole introdotte dal Dpcm del 3 dicembre scorso: «Dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 è vietato, nell’ambito del territorio nazionale, ogni spostamento in entrata o uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome». In questo periodo sarà possibile spostarsi tra comuni/province/regioni diversi solo per motivi di lavoro, necessità o salute.

Zona rossa: dal 24 al 27 dicembre e dal 31 dicembre al 3 gennaio

Secondo lo schema previsto dal Governo l’Italia trascorrerà gran parte dei giorni di festa in un nuovo lockdown. Le restrizioni da «zona rossa» scatteranno dal 24 al 27 dicembre e riprenderanno dall’ultimo giorno dell’anno (31 dicembre) fino a domenica 3 gennaio. Totale: otto giorni.

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In questo periodo sarà vietato ogni spostamento, a eccezione di quelli motivati da esigenze lavorative, situazioni di necessità (per esempio l’acquisto di beni necessari) o motivi di salute. Non sarà consentito far visita o incontrarsi con parenti o amici non conviventi, in qualsiasi luogo, aperto o chiuso.

In sintesi: senza una valida ragione per uscire, è obbligatorio restare a casa.

Fanno eccezione, in caso di coppie separate o divorziate, gli spostamenti per raggiungere i figli minorenni presso l’altro genitore o per condurli presso di sé: questi sono consentiti anche tra Comuni di aree differenti.

Si deve essere sempre in grado di dimostrare che lo spostamento rientra tra quelli consentiti (anche con un’autodichiarazione).

Si potrà fare una passeggiata anche se solo in prossimità della propria abitazione e si potrà portare fuori il proprio cane senza assembramenti e mantenendo la distanza di almeno un metro da altre persone.

Tutti i ristoranti e le altre attività di ristorazione, compresi bar, pasticcerie e gelaterie, restano aperti esclusivamente per la vendita da asporto (consentita dalle 5 alle 22).

Chiuse invece le attività di commercio al dettaglio, fatta eccezione per la vendita di generi alimentari e di prima necessità, anche se le deroghe sono molte: farmacie, negozi di ottica, elettronica e giocattoli, ferramenta, lavanderie, profumerie, librerie, cartolerie, edicole, distributori automatici.

Zona gialla solo per tre giorni: 28, 29 e 30 dicembre

Per i tre giorni feriali lunedì 28, martedì 29 martedì e mercoledì 30 dicembre, invece, si tornerà alle regole della zona gialla. Anche se nel governo l’area rigorista spinge perché in questo periodo si resti almeno in zona arancione.

Nei primi tre giorni della settimana dopo Natale sarà consentito spostarsi dalle 5 alle 22 senza necessità di motivare lo spostamento. Dalle 22 alle 5 restano vietati tutti gli spostamenti, ad eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. In questo caso si deve essere sempre in grado di dimostrare che lo spostamento rientra tra quelli consentiti, anche mediante autodichiarazione.

In questi tre giorni i ristoranti i bar, le pasticcerie e le gelaterie riapriranno con possibilità di consumo all’interno dalle 5 alle 18. Al di fuori di questo questo orario l’ingresso e la permanenza dei clienti sono consentiti esclusivamente per il tempo strettamente necessario ad acquistare i prodotti per asporto. La consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario.

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