Aumentano ancora i nuovi contagi nel nostro Paese: nelle ultime 24 ore sono stati accertati 37.809 casi (+3mila rispetto a ieri) a fronte di 234mila tamponi, anche questi in crescita. Il tasso di positività rimane pressoché invariato: è pari al 28,1% su 134.556 casi testati (gli altri 100mila sono test di controllo). 446 i morti.
Per quanto riguarda la situazione negli ospedali, altri 124 pazienti sono finiti in terapia intensiva, mentre in 749 sono stati ricoverati in reparti Covid.
Tra le Regioni, l’incremento maggiore si registra ancora una volta in Lombardia, ormai vicina ai 10mila casi quotidiano. Sono 9.934 i nuovi contagi, 131 i decessi.
Nella giornata di venerdì 6 novembre sono stati accertati altri 9.934 casi in tutta la Regione (a fronte di 46.401 tamponi). Tra Milano e hinterland sono state trovate altre 4.296 persone positive al virus. I dati sono stati resi noti dalla Protezione civile con il consueto bollettino.
Nelle ultime 24 ore si sono registrati altri 48 ricoveri di persone con gravi insufficienze respiratorie nei reparti di terapia intensiva; in totale i reparti di rianimazione stanno curando 570 casi. I posti letto occupati dai pazienti meno gravi sono aumentati di 245 unità per un totale di 5.563. Negli ospedali della Regione ci sono in tutto 6.133 persone affette da SarsCov2.
Si allunga la scia di morte provocata dal virus. In una sola giornata ha ucciso altre 131 persone; il totale (ufficiale) è arrivato a quota 18.118.
Veneto – In Veneto sono stati accertati altri 3.387 casi (ieri erano 3.264) con 27 morti. Il totale dei decessi sale quindi a 2.543, mentre gli infetti dall’inizio dell’epidemia sono 72.092. I cittadini attualmente positivi in Regione sono 43.937. Numeri che però si mantengono a livelli troppo alti , chiarisce il governatore Luca Zaia. “Stiamo entrando nella fase 4, siamo in una situazione di massima turbolenza e tensione negli ospedali. Fase 4 vuole dire dare un ulteriore giro di vite. Le nostre fasi non sono collegate con le zone stabilite dal governo, non abbiniamo le due cose, chiamiamole fasi di natura ospedaliera“.
Umbria – Numeri simili a quelli di ieri pure in Umbria, dove sono stati registrati 769 contagi in più a fronte di quasi 5mila tamponi. Il dato è stato fornito dal direttore regionale alla Sanità Claudio Dario nel corso di una conferenza stampa. “In questo momento non c’è un segnale chiaro che ci fa dire che stiamo assistendo ad un appiattimento della curva o a un peggioramento”, ha sottolineato. Di conseguenza, aggiunge “non ci sono le condizioni per individuare zone rosse all’interno del territorio regionale”. Anzi, “dopo settimane in cui gli indici erano in peggioramento con accelerazione esponenziale – ha aggiunto -, ora gli interventi messi in atto a livello nazionale e regionale portano segnali di raffreddamento ma con i dati di oggi non possiamo dire che c’è un miglioramento, visto che abbiamo variazioni in aumento e diminuzione sempre all’interno di una fascia che va dai 700 ai 400 positivi”.
Toscana – Leggermente in aumento i nuovi casi accertati in Toscana (+2.592 rispetto ai 2.273 di ieri), che portano il totale a 57.680. Sono 9.398 i soggetti testati (escludendo i tamponi di controllo), di cui il 27,6% è risultato positivo. A questi si aggiungono i 1.382 tamponi antigenici rapidi eseguiti oggi. Gli attualmente positivi sono quindi 39.440, +5,2% rispetto a ieri. I ricoverati sono 1.512 (77 in meno rispetto a ieri), di cui 209 in terapia intensiva (7 in più). Oggi si registrano 32 nuovi decessi: 22 uomini e 10 donne con un’età media di 83,1 anni.
Marche – Nelle Marche i positivi al Covid rilevati nelle ultime 24 ore sono 697 (uno in meno rispetto a ieri). Un dato pari al 31,8% delle 2.185 nuove diagnosi e al 20% del totale dei 3.842 tamponi testati (che oltre alle nuove diagnosi comprendono anche 1.657 test del percorso guariti). I dati sono resi noti dal Servizio Sanità della Regione. Ancora una volta il numero più alto dei contagi è nella provincia di Ancona, 218, seguita da Ascoli Piceno (203), Macerata 109), Fermo (92), Pesaro Urbino (51), oltre a 24 casi di fuori regione. Questi casi comprendono 112 soggetti sintomatici, contatti in setting domestico (155), contatti stretti di casi positivi (198), contatti in setting lavorativo (17), contatti in ambienti di vita/divertimento (34), contatti in setting assistenziale (8), contatti in setting scolastico/formativo (19), screening percorso sanitario (13) e 2 rientri da altra regione. Per altri 139 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche.
Abruzzo – In Abruzzo, invece, sono 395 i nuovi contagi registrati rispetto a ieri. 7 i morti. Dall’inizio dell’emergenza il totale dei positivi al Covid in Regione sale quindi a 13.505 con 584 decessi. Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 4.340 dimessi/guariti (+67 rispetto a ieri). Gli attualmente positivi in Abruzzo (calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei dimessi/guariti e dei deceduti) sono 8581 (+317 rispetto a ieri). Dall’inizio dell’emergenza coronavirus, sono stati eseguiti complessivamente 308.505 test (+3.067 rispetto a ieri). Sono 468 i pazienti (+10 rispetto a ieri) ricoverati in ospedale in terapia non intensiva; 42 (+6 rispetto a ieri) in terapia intensiva, mentre gli altri 8.071 (+301 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl.
Friuli Venezia Giulia – 542 i nuovi contagi rilevati oggi in Friuli Venezia Giulia su 6.552 tamponi. 12 i decessi. Lo ha comunicato il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi. Le persone risultate positive al virus in regione dall’inizio della pandemia ammontano in tutto a 13.352, di cui: 4.221 a Trieste, 5.121 a Udine, 2.430 a Pordenone e 1.424 a Gorizia, alle quali si aggiungono 156 persone da fuori regione. I casi attuali di infezione sono 6.840. Rimangono 44 i pazienti in cura in terapia intensiva mentre scendono a 260 i ricoverati in altri reparti. I decessi complessivamente ammontano a 435, con la seguente suddivisione territoriale: 221 a Trieste, 104 a Udine, 99 a Pordenone e 11 a Gorizia. I totalmente guariti sono 6.077, i clinicamente guariti 85 e le persone in isolamento 6.451.