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Articoli per la casa, piatti e bicchieri anche di plastica, cancelleria, biancheria, pile, giocattoli: sembra di essere tornati indietro a qualche mese fa in alcuni supermercati della Lombardia.

 Corsie sbarrate, scaffali “transennati” con il nastro bianco e rosso e un cartello evidente: “Informiamo la gentile clientela che in base all’ordinanza 623 della Regione Lombardia del 21 ottobre 2020 non è possibile acquistare i prodotti presenti in quest’area nelle giornate di sabato e domenica”.

I cartelli sono comparsi nei negozi della catena Esselunga – che precisa che, come da ordinanza, questo vale solo per le grandi superfici di vendita -, in quelli di Coop Lombardia, e in tanti altri market e ipermercati: perché nell’ordinanza firmata pochi giorni fa dal governatore Fontana, che chiude i centri commerciali nei fine settimana, si dice esplicitamente all’articolo 2 che “Nelle giornate di sabato e domenica è disposta la chiusura delle grandi strutture di vendita nonché degli esercizi commerciali al dettaglio presenti all’interno dei centri commerciali. La disposizione di cui al precedente periodo non si applica alla vendita di generi alimentari, alimenti e prodotti per animali domestici, prodotti cosmetici e per l’igiene personale, per l’igiene della casa, piante e fiori e relativi prodotti accessori, nonché alle farmacie, alle parafarmacie, alle tabaccherie e rivendite di monopoli“.

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Quindi, per tutte le altre categorie, la vendita è vietata.

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