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Non solo piste ciclabili, ma anche aree pedonali e raddoppio delle zone in cui le auto circolano a 30 all’ora.

La città lenta, quella Milano 2020 che Palazzo Marino sta riprogettando per far fronte alla fase due, prende forma nel piano ” Strade aperte”. Ai 35 chilometri di piste ciclabili da tracciare sull’asfalto entro la fine dell’anno si aggiunge un pacchetto di nuove zone 30 e di ” piazze aperte”: luoghi da semi- pedonalizzare sul modello degli interventi di urbanistica tattica già sperimentati in diversi quartieri, da Porta Genova a Dergano.

Le aree della città con il limite dei 30 chilometri orari raddoppiano: “Attualmente coprono più di dieci chilometri di città ed entro massimo il primo trimestre del 2021 se ne aggiungeranno altrettanti”, spiega l’assessore alla Mobilità Marco Granelli.

Le nuove strade a velocità ridotta, realizzate prevalentemente in maniera “leggera” cioè solo con la segnaletica, toccheranno diversi quartieri: il primo intervento, a No-Lo, partirà quest’estate e coinvolgerà una buona fetta della zona intorno a via Padova e via Palmanova, mentre all’Isola si tracceranno i nuovi limiti da piazzale Lagosta al cavalcavia Bussa.

Spostando il cursore verso est e poi verso sud le auto rallenteranno nel quartiere Forlanini intorno a piazza Ovidio, al Corvetto dallo Scalo Romana fino a Porto di Mare, a Rogoredo e in via Ripamonti fino al capolinea del 24. Anche al Qt8 si stringeranno i limiti.

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La marcia lenta delle auto serve, spiega il Comune, per una convivenza pacifica e sicura con i pedoni, i ciclisti e tutti coloro che si muoveranno con mezzi alternativi. Perché, l’invito arriva dall’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran, “chi è in salute e può farlo dovrà trovare altre modalità di spostamento” che non siano l’auto o i mezzi pubblici e dunque “in bici o a piedi”. Via dunque ai test su pedonalizzazioni, marciapiedi allargati e le cosiddette strade inclusive, percorsi misti aperti al transito di macchine e pedoni insieme.

Il primo esperimento si farà al Lazzaretto, in Porta Venezia: qui saranno temporaneamente pedonalizzate via Lecco, largo Bellintani e via Benedetto Marcello. Via Casati diventerà una strada inclusiva con il limite dei 20 chilometri orari. Idem all’Isola: via Toce, trasformata in area pedonale, sarà una playstreet per il gioco dei bimbi davanti a scuola. In via Marghera, invece, saranno allargati i marciapiedi.

Alle quindici piazze pedonali realizzate nell’ultimo anno e mezzo se ne aggiungeranno una decina: piazza Sicilia, piazza Minniti, largo Brasilia, via Pontano, via Pacini (vicino alla fermata della metropolitana), il controviale di viale Molise all’altezza di via Monte Velino, piazzale Bacone, piazza Ferrara. Diventeranno il cuore dei quartieri, mettendo lo spazio pubblico a disposizione dei cittadini.Tutti questi interventi, assicurano Granelli e Maran, saranno accompagnati sia dalla creazione di spazi aperti e dehor per i locali che ne faranno richiesta sia dalla ricerca di nuovi posti auto che compenseranno i parcheggi sacrificati, ad esempio, dalle piste ciclabili.

Un piano, quello per le due ruote, che si allarga ad altre zone della città: via Novara, via dei Missaglia, una parte della Comasina al confine con Novate, la circonvallazione che da Maciachini arriva fino a Lotto passando da viale Jenner e dal ponte della Ghisolfa.

Non resta che favorire l’uso dei mezzi green: con i bandi del Comune arriveranno in strada fino a seimila monopattini in sharing e raddoppieranno le bici free floating. Infine: la città lenta prevede, già da lunedì, il ritorno nei parchi.

RIAPERTURA IDROSCALO DI MILANO

Riaprirà il 7 maggio l’Idroscalo, il grande parco ai confini di Milano. Si potrà accedere da un unico ingresso pedonale e ciclabile – ingresso 3 Riviera Est – con misurazione della temperatura e contingentamento degli ingressi.

L’accesso è condizionato al rigoroso rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro ed è vietata ogni forma di assembramento. “L’obiettivo è consentire ai cittadini – ormai chiusi in casa da molti giorni – di trovare sollievo in questo parco pubblico, in massima sicurezza”, ha dichiarato il presidente del Cda dell’Istituzione Idroscalo Marco Francioso, che ha predisposto un processo graduale di riapertura per minimizzare i rischi.

“E’ un grande opportunità e confidiamo nel senso di responsabilità di tutti – ha aggiunto Arianna Censi, vicesindaca della Città metropolitana – la riuscita dipenderà infatti da quanto le persone dimostreranno di sapersi attenere alle disposizioni”.
Il Parco sarà aperto dalle 7,30 alle 21 in modo tale da spalmare le presenze su una fascia oraria ampia. Sarà consentito sia passeggiare sia fare attività motoria, mentre non è consentita l’attività ludica e ricreativa, compreso l’uso della spiaggia. Sono previsti interventi di sanificazione (almeno due volte al giorno) per le panchine, su cui potranno sostare, distanziate, solo 2 persone, fatti salvi i nuclei famigliari con bambini. Non è consentito l’accesso in acqua e le aree attrezzate per il gioco dei bambini sono chiuse così come le case dell’acqua e le fontanelle.

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