Ryanair potrebbe tagliare 3mila posti di lavoro perché, ha dichiarato oggi, ci potrebbero volere almeno due anni perché la domanda dei passeggeri torni alla normalità. I tagli riguarderebbero principalmente piloti e personale di bordo.
La compagnia aerea valuta inoltre riduzioni salariali fino al 20% e la chiusura di una serie di basi in Europa fino al recupero del traffico.
L’amministratore delegato del gruppo Michael O’Leary, che si era ridotto la retribuzione del 50% per aprile e maggio, ha deciso di estendere questa riduzione per l’intero esercizio finanziario, fino a marzo 2021.
Ryanair ha anche annunciato lo stop del 99% dei suoi voli fino a luglio e ha dichiarato di aver avviato negoziati con Boeing per ridurre il numero di consegne di aeromobili nei prossimi 24 mesi, spiegando che il numero di passeggeri del primo trimestre è stato inferiore del 99,5% alle previsioni di 42,4 milioni di passeggeri, attestandosi su meno di 150.000.
Fino a marzo 2021, Ryanair prevede di trasportare meno di 100 milioni di passeggeri (quando l’obiettivo originale era 154 milioni).
La compagnia aerea ha anche affermato che contesterà nei tribunali europei gli “aiuti di Stato illegali e discriminatori” concessi ad alcune compagnie aeree europee.