Si tratta però di un aiuto che verrà dato solo in base al reddito: per sapere maggiori dettagli, però bisognerà attendere la pubblicazione del decreto -in ritardo rispetto alla tabella di marcia annunciata-.
C’è sul tavolo di lavoro del Governo anche un’altra proposta di Anpit, l’Associazione Nazionale per l’Industria e il Terziario, basata su un meccanismo di detrazione fiscale, intervento che costerebbe allo Stato tra 1,2 e 1,5 miliardi di euro.
Il dossier che è arrivato sulle scrivanie del Governo parla di una detrazione fiscale delle spese del 2020, valido per soggiorni di almeno 3 notti in strutture italiane.
L’ipotesi allo studio prevede che il bonus vacanze vada a lavoratori dipendenti e professionisti con un reddito compreso tra 7.500 e 26.000 euro.
La detrazione andrebbe in base ai componenti del nucleo familiare, quindi:
- 100 euro (al massimo) senza componenti a carico;
- 100 euro aggiuntivi per il primo componente;
- 75 euro per il secondo componente a carico;
- 50 euro per il terzo.
La cifra massima che si può detrarre quindi arriverebbe a 325 euro.
Visto che i tempi sono stretti, l’ipotesi per i lavoratori dipendenti è quella che la detrazione venga applicata dal sostituto d’imposta nel mese successivo alla presentazione della richiesta.
Secondo le prime stime, il costo previsto del bonus vacanze ammonta a tra 1,2 e 1,5 miliardi di euro. Infine, il bonus vacanze sarebbe valido per i periodi di villeggiatura prenotati dal 1° giugno al 31 dicembre 2020.
Non resta che attendere il provvedimento ufficiale per sapere come sarà strutturato il bonus vacanze, quale sarà il limite di reddito per accedervi e se sarà gestito come una detrazione, seguendo la proposta di Anpit.