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MILANO: lo spazio dove lasciare abiti e altro nel capoluogo lombardo, sulla facciata esterna del Tempio del Futuro Perduto in via Luigi Nono

Oltre 10mila capi d’abbigliamento, circa 1500 libri, centinaia di giocattoli e beni per la cura dell’igiene o per combattere il freddo invernale. Sono i numeri che descrivono la risposta solidale dei milanesi a un mese dalla nascita del primo muro della gentilezza nel capoluogo lombardo, sulla facciata esterna del Tempio del Futuro Perduto in via Luigi Nono.

A diffonderli è l’associazione “Nuovo Rinascimento”, il collettivo di giovani che organizza e gestisce le attività culturali e solidali all’interno della struttura. Quanto lasciato quotidianamente sul muro dai cittadini è reso disponibile non solo per chiunque ne avesse bisogno, ma anche per associazioni che si occupano di supporto ai meno abbienti o che collaborano con missioni umanitarie internazionali.

“Eravamo certi di una risposta positiva da parte dei milanesi – spiega Mariangela Vitale, segretaria di Nuovo Rinascimento –, ma non ci aspettavamo una partecipazione così intensa e costante, che conferma quanto la solidarietà sia un aspetto radicato nella cultura di questa città. Le nostre stime su quanto è stato lasciato sul muro sono al ribasso e stiamo avendo difficoltà a gestire l’enorme mole di donazioni, ma si tratta di un problema che affrontiamo più che volentieri. A regalare sono spesso giovanissimi, soprattutto in occasione degli eventi serali, e famiglie durante il giorno, mentre a usufruire sono senza fissa dimora, famiglie in stato di necessità e molti anziani.”

A poco più di un mese dalla nascita del muro sono state raccolte decine migliaia di indumenti: scarpe, pantaloni, magliette, camicie, maglioni, felpe, giacconi, cappotti, cappelli, sciarpe, guanti e persino una tuta da sci. Non mancano strumenti per proteggersi dalle basse temperature, come coperte e piumini, beni destinati al mondo infantile, come giocattoli, pannolini e alcune carrozzine, e oggetti per la cura personale ancora confezionati, quali saponi, spazzolini e rasoi.

A supportare Nuovo Rinascimento nella raccolta e classificazione delle donazioni sono i ragazzi della onlus Cascina Biblioteca, che sistemano libri e vestiti sotto la guida dei loro educatori. Parte degli indumenti viene prelevata periodicamente dall’associazione Humana, che si occupa di distribuirli su diversi progetti solidali, nazionali e internazionali.

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