cotoletta alla milanese
cotoletta alla milanese
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FOOD: Accontenta i palati di adulti e bambini… La cotoletta, piatto tipico della vecchia e cara bistrattata cucina milanese!

Alta, media, bassa: un piatto intramontabile, solo apparentemente semplice che esalta gli chef, anche famosi, e fa discutere gli appassionati. Ecco i locali migliori dove assaggiarla a seconda di gusti e tasche. Non ha senso cimentarsi sull’annoso tema se la cotoletta – anzi la costoletta – sia nata come variante milanese della Wiener Schnitzelaustriaca o al contrario siano stati i cuochi della Madonnina a ispirare i colleghi d’Oltralpe. Tanto, all’epoca il Lombardo-Veneto era sotto l’Impero quindi poco importa e in ogni caso, la nostra resta a base di carne di vitello e la loro di maiale. Invece è tutta un’altra storia discutere su un’amletica scelta iniziale: alta o bassa? L’importante, ovviamente, è che sia fatta a regola d’arte fermo restando che sondaggi informali fanno prevalere la seconda.

C’è anche chi ama la versione «a orecchio di elefante» – quella larga e sottile, che in dialetto si chiama «uregia d’elefant» – dove la carne viene battuta sino a sfibrarla. Teoricamente non è corretta, e in più, cuocerla come si deve è improbo, ma piace. Se la scegliete fatelo nel rispetto alla ricetta orginale: limone e rosmarino, pomodorini e rucola sono da bandire.

ECCO LE 10 MIGLIORI COTOLETTE DI MILANO

Trattoria del Nuovo Macello

E’ dalle parti della stazione di Porta Vittoria questa antica trattoria milanese, che ha origini nel 1928. In cucina si sono Giovanni Traversone e Marco Troncone. L’ambiente è confortevole e l’arredamento rassicurante e classico, tra brocche di ferro smaltato e una vecchia radio. La “Coteletta” del Nuovo Macello, realizzata seguendo la Gastronomia Moderna di Giuseppe Sorbiatti del 1855, è, come recita il menù, “di vitello alta e cottura rosata, servita a nostra discrezione la miglior frollatura con o senza osso”. L’ attesa è di circa 25 minuti. Succulenta alla vista e al gusto, il cuore è rosato come vuole la tradizione e viene servita divisa in due parti, con e senza osso, e guarnita da fiocchi di sale.
Prezzo: €27,00
Dove:
 via Cesare Lombroso, 20

Osteria Brunello

In zona Moscova troverete questa moderna osteria di cucina italiana contemporanea con piatti toscani dove la cotoletta è comunque il cavallo di battaglia come proclamato con orgoglio da loro stessi. E’ decantata come la Vera Cotoletta di Vitello alla Milanese, vincitore tra l’altro del titolo “Migliore cotoletta” nell’edizione 2015 del Gambero Rosso. Vi verrà servita una costoletta con il manico di circa 230 grammi, “impanata con pancarrè essiccato e grattugiato, cotta nel burro chiarificato” con contorno di patate rosse arrosto, insalata di crauti viola e chutney di carota.
Prezzo: € 22,00
Dove: corso Giuseppe Garibaldi, 117

La Rosa Nera

Nel quartiere Brera avrete una piacevole sorpresa in questo ristorante pizzeria di buon livello, dall’ambiente semplice, con personale molto cordiale, che propone ricette della tradizione toscana. La cotoletta non manca e anzi si fa notare: la costoletta di vitello è in due versioni, classica con le due parti con e senza osso e in versione primavera, sovrastata da pomodorini e insalatina. A voi la scelta. Occhio che troppi pomodorini guastano la panatura.
Prezzo:  € 17,00 per la classica alla milanese; € 19,00 per quella alla primavera
Dove: via Solferino, 12

Osteria Alla Grande

La missione di questa osteria milanese e autentica in quel di Baggio è dichiarata sul sito: “Ultima roccaforte contro hamburger, cibi per vegetariani, caffé d’orzo e per chi è a dieta!” Lo spirito goliardico contagia l’oste, lo Smilzo, al secolo Roberto Citterio, e la moglie Maria Elena Bonfitto che presiede la cucina. Il socio è soprannominato Sintesi. La cotoletta alla milanese con l’osso è servita tenera e burrosa con patate saltate. Prezzi molto onesti. Le due salette su due piani sono arredate con manifesti e suppellettili che si trovano nei tipici mercati d’antichità e rigattieri. L’allegria è contagiosa, non mancano i soprannomi, anche per gli avventori, da osservare e da conoscere.
Prezzo: €13,00
Dove: via delle Forze Armate, 405

La Pesa Trattoria dal 1902

La zona è quella di San Siro. La frittura avviene nel burro chiarificato per una consistenza delicata al gusto. Cotoletta, pardon costoletta come ormai abbiamo imparato a chiamarla, servita con spinaci, burro e parmigiano in questa trattoria dove la cucina lombarda è di casa.
Prezzo: € 23,00
Dove: via Giovanni Fantoni, 26

Da Martino

Ci spostiamo in zona Garibaldi, dove nel locale pizzeria, piccolo e spartano, di Sergio potrete ordinare una grande cotoletta con l’osso “primavera”: rucola e pomodorini pachino a volontà, forse un po’ troppi, ma potete chiederne un filo di meno se vi va. Carne morbida dentro e croccante fuori, bene anche per il portafoglio. Avvertenza: il bagno è nel cortile del portone a fianco.
Prezzo: € 15,00
Dove: via Carlo Farini, 8

Osteria La Vecchia Lira

In zona Moscova un un ristorante fintamente rustico, con pavimento in cotto e travi di legno al soffitto: è un ristorante prêt-à-porter. Va bene per le tavolate familiari, per le cene natalizie delle aziende e, siccome si snoda tra nicchie e salette, non va male nemmeno per serate più intime. qui potrai degustare una gigantesca cotoletta con una panatura perfetta!   Dove: Largo la Foppa, 5

L’Altra Isola

Siamo ai confini del quartiere Isola. Tradizione lombarda a tavola, ma in cucina troverete il cinese Hu Shunfeng e brigata. Potrete rilassarvi in un’accogliente sala con caminetto, arredi in legno scuro e circa 40 coperti. La costoletta è ampia e rispetta la ricetta originale, ma i prezzi forse sono troppo milanesi. La zona, per anni popolare, è diventata molto di tendenza ultimamente.
Prezzo: € 30,00
Dove: via Edoardo Porro, 8

El Barbapedana

Un delizioso e simpatico angolo sui Navigli vicino a Porta Genova. In questa trattoria piccola e ruspante con travi a vista potrete scegliere tra piatti tipici milanesi. La cotoletta di vitello alla milanese è buona, servita con patate al salto. Il nome Barbapedana viene dalla figura di cantastorie milanese di fine ottocento, un musicista di strada che girava per le osterie e le feste paesane raccontando storie e filastrocche. Come celebrato sul sito del ristorante in dialetto milanese: “Barbapedana el gh’aveva on gilèt senza el denanz, con via el dedree; cont i oggioeu longh ona spanna l’era el gilèt del Barbapedana”.
Prezzo: € 19,00
Dove: Corso Colombo, 7

Il Liberty

Pressi dei Bastioni di Porta Nuova. In cucina comanda lo chef Andrea Provenzali. Qui la costoletta alta di vitello “rosa” alla milanese è presentata con insalata di puntarelle e acciughe. Cuore tenero e panatura croccante. Agli occhi è una versione curata e moderna a cubo, bello spesso. La carta ha piatti sperimentali da provare. Ambiente intimo.
Prezzo: € 27,00
Dove: via Monte Grappa, 6
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