MILANO  1
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MILANO: il Consiglio Comunale di Milano ha infatti dato il via libera all’emendamento al Piano di Governo del Territorio (Pgt), che rinomina i quartieri della città.

A Milano nasce ufficialmente il quartiere di NoLo. Ideato per rilanciare la zona a nord di Loreto e utilizzatissimo dalle agenzie immobiliari, il termine NoLo (North of Loreto) dal 2019 indicherà ufficialmente quest’area della città, compresa tra viale Monza, via Padova, viale Brianza e i binari della ferrovia, si chiamerà così anche nei documenti e sulle mappe.

Il Consiglio Comunale di Milano ha infatti dato il via libera all’emendamento al Piano di Governo del Territorio (Pgt), che rinomina i quartieri della città e dà spazio ai nati degli ultimi anni, come appunto NoLo o Porta Nuova, la zona dei grattacieli e del nuovo skyline cittadino.

L’emendamento è stato presentato dal consigliere di Forza Italia, Alessandro De Chirico, e ha permesso di cambiare i nomi di 36 degli 88 quartieri in cui è storicamente suddivisa la città. Tra le denominazioni modificate, oltre a quella di Loreto, diventato Loreto-Casoretto-NoLo, anche Rogoredo, ora Rogoredo-Santa Giulia. A Buenos Aires-Venezia si aggiunge Porta Monforte, mentre Lambrate ingloba Ortica. Tortona diventa invece Porta Genova, mentre Washington si chiamerà Porta Magenta.

“L’emendamento da me presentato sull’aggiornamento dei nominativi degli 88 NIL (Nuclei d’Identità Locale, ndr) in cui è suddivisa Milano tiene conto della vastità di alcuni di essi – ha dichiarato Alessandro De Chirico -. Vuole favorire l’identificazione dei milanesi con i quartieri in cui vivono. Obiettivo è quello di preservare i luoghi in cui viviamo. Ho tenuto in considerazione diversi fattori: la storicità di alcuni comuni annessi a Milano nel 1923 (Crescenzago, Precotto, Greco, etc), delle porte d’ingresso a Milano (Porta Lodovica, Porta Garibaldi), di quartieri fortemente identitari (Corvetto, Olmi), dei nuovi quartieri (NoLo, Cascina Merlata, Santa Giulia). Tra 10 anni, con lo sviluppo della città, probabilmente sarà necessario adeguare ulteriormente la nomenclatura”.

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