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ATM: il sindaco di Milano era intenzionato a partire ad aprile con la variazione tariffaria, anche se osteggiato da Regione Lombardia.

L’aumento del biglietto ordinario di Atm a 2 euro potrebbe essere rimandato a luglio 2019. Il sindaco di Milano era intenzionato a partire ad aprile con la variazione tariffaria, anche se osteggiato da Regione Lombardia, sfruttando la maggioranza nel consiglio d’amministrazione dell’Agenzia del trasporto pubblico locale che riunisce province e comuni di Monza, Lodi e Pavia oltre a Milano. Cda che in effetti ha ratificato la variazione della tariffa, pur con qualche modifica, ma senza fissare la data.

Il cda ha dato mandato al suo direttore Luca Tosi di verificare il consenso delle aziende che operano nel trasporto pubblico nella vasta zona interessata. Solo con l’accordo generale è possibile, infatti, evitare una contestuale gara pubblica sul trasporto pubblico. Con questa ulteriore fase procedurale è escluso che il 1 aprile 2019 si possa partire con la riforma tariffaria. Tutto rimandato a dopo la chiusura dell’anno scolastico.

Il maggior tempo a disposizione apre alla possibilità che l’integrazione tariffaria (parallela all’aumento del biglietto ordinario milanese) coinvolga da subito anche Trenord, azienda della Regione, mentre in un primo tempo sembrava certo che questo non potesse avvenire almeno dall’inizio.

Qui tutte le informazioni sulle nuove tariffe.

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