MILANO: la settima città più cara al mondo con salari mediamente bassi, tasse discretamente alte e prezzi superiori alla media.
Lo certifica l’annuale classifica di “Ubs Global Wealth“, che ha confrontato i prezzi e i salari di 77 città del mondo, considerando anche il potere d’acquisto e il tempo di lavoro necessario per quello stesso acquisto dei cittadini.
Sul podio della classifica vanno Zurigo, Ginevra e Oslo mentre il capoluogo meneghino, infatti, è la settima città più cara al mondo in cui vivere e ed evidentemente la città italiana più “costosa”.
A pesare, e tanto, è lo scarso potere d’acquisto, per cui Milano è al 33 posto con un indice al 68.3, dietro a quasi tutte le città europee analizzate – peggio fanno soltanto Lisbona e Atene – e dietro anche a Roma, che guadagna un discreto 18esimo posto. La città della Madonnina fa male anche in tema di salari medi, che sono relativamente più bassi rispetto alle città altrettanto costose.
Per gli stipendi, infatti, Milano si piazza al 27esimo posto, vedendo Roma cinque posizioni più avanti. Un 27esimo posto che, al netto delle imposte, diventa addirittura 33esimo nella graduatoria generale.