CONSONNO: il progetto di un industriale brianzolo ha trasformato il borgo in città dei balocchi. Oggi è una città fantasma. Ogni domenica Consonno prende vita. Il villaggio è aperto da Pasquetta a ottobre.
Ecco la breve storia di Consonno, una cittadina sul Monte di Brianza, frazione del Comune di Olginate (Lecco) di cui resta solo una chiesetta, la chiesa di San Maurizio, con l’annessa casa del cappellano e il cimitero che è diventata da antico borgo a una Las Vegas della Brianza ad una odierna città fantasma.
Il Conte Mario Bagno, un industriale brianzolo, nel 1962 voleva trasformare questo luogo immerso tra il verde di prati e colline in un luogo di gioco e della perdizione. Tutti i 300 abitanti sono stati trasferiti e buttati giù i pochi edifici: un gruppo di case raggruppate attorno alla chiesa, il comune, l’osteria, l’unica bottega del paese.
L’imprenditore, però, non aveva fatto i conti con la natura che, nel 1976, con una frana, isolò Consonno dal resto del mondo. Oggi è una città fantasma.
Per raggiungere il luogo si percorre una strada in salita attraverso un bosco che sembra rappresentare la porta d’accesso a un altro mondo. Sullo sfondo compare una sbarra: un parcheggio e un silenzio irreale.
L’atmosfera che si respira è surreale, le strane costruzioni e la vegetazione spontanea invadono gli edifici mai completati e gli archi arrugginiti e decadenti.
Ora, però, un’associazione formata dagli ex abitanti del paese e dai loro figli, gli Amici di Consonno, ha deciso di prendere in mano le redini della città e di farla rinascere dalle ceneri. Ogni domenica Consonno prende vita. Il villaggio è aperto da Pasquetta a ottobre. Il bar ‘La spinada’, oltre a servire caffè e gelati, funge da ufficio informazioni per i turisti.
Il calendario procede con i tre giorni di festa di San Maurizio (22 settembre), patrono della frazione di Olginate. Una festa di paese in piena regola, con processione, musica e mercatini. A Pasquettariapre il bar, si tiene un mercatino degli hobbisti e dei prodotti tipici e sono previsti eventi per grandi e bambini. La stagione si chiude a ottobre con la ‘Burrolata‘ e si saluta l’arrivo dell’autunno con castagne e vin brulé.