MILANO: Albrecht Dürer, Paul Klee, Giovanni Boldini e Pablo Picasso saranno i protagonisti della programmazione delle mostre del 2018.
“Una proposta ricca, articolata e coraggiosa – commenta il sindaco Giuseppe Sala –, che accanto ai grandi nomi di richiamo porta in scena nuovi giovani artisti e capolavori delle più diverse culture del mondo. Come promesso, continueremo a investire nella cultura, che negli ultimi anni ha fatto veramente la differenza nell’attrattività di Milano portandoci a diventare una città anche turistica. E lo faremo puntando, come per questo calendario 2018/2019, su qualità, diversificazione, apertura internazionale e sperimentazione”.
“Il calendario di oltre 60 progetti conferma le linee di sviluppo di una politica culturale che ha portato negli ultimi anni a una crescita costante dell’apprezzamento, da parte del pubblico e della critica, dell’offerta espositiva milanese – dichiara l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno –. Spaziando dall’arte antica al contemporaneo, intrecciando linguaggi diversi, con le sole costanti di una curatela di alto profilo che assicuri scientificità, ricerca, divulgazione e inclusione, il programma presentato oggi si muove lungo direttrici già tracciate, variando nei temi, negli artisti e nei contesti storici indagati”.
I Grandi Maestri protagonisti della prossima stagione sono Albrecht Dürer, Paul Klee, Giovanni Boldini e Pablo Picasso. Palazzo Reale (21 febbraio_24 giugno 2018) ospita nelle sue sale la mostra dedicata a Dürer, protagonista assoluto del Rinascimento tedesco ed europeo all’epoca della sua più alta espressione, mettendo in evidenza i rapporti tra la sua opera e quella di grandi maestri suoi contemporanei, Cranach, Giorgione, Lorenzo Lotto e altri. Il primitivismo di Paul Klee è invece il soggetto della mostra allestita nelle sale del MuDeC (26 settembre 2018_27 gennaio 2019) che affronta la sua opera in una prospettiva inedita, con l’obiettivo di posizionare l’attività dell’artista all’interno del fermento primitivista che scorre per l’Europa agli inizi del XX secolo. La GAM | Galleria d’Arte Moderna (16 marzo_17 giugno 2018) presenta una selezione di 30 opere concesse straordinariamente in prestito dal Museo Giovanni Boldini di Ferrara e in dialogo con le opere della GAM di Boldini e di Paul Helleu, suo amico e come lui protagonista della Belle Époque parigina. Torna infine a Palazzo Reale (18 ottobre 2018_17 febbraio 2019) il genio di Pablo Picasso, con 350 opere fra i più grandi capolavori del Museo Picasso messi in dialogo con importanti pezzi d’antiquariato e opere che richiamano quei canoni della bellezza classica, fonti del repertorio mitologico che ha costituito parte fondamentale della sua estetica.
La Milano città-mondo che diventa ogni giorno artisticamente sempre più ricca di influenze e meticciati viene rappresentata da alcuni importanti progetti. Al MuDeC | Museo delle Culture la retrospettiva dedicata a Frida Kahlo (1° febbraio_3 giugno 2018) propone una chiave di lettura inedita del suo lavoro, esponendo oltre 100 opere provenienti dalle due più importanti e ampie collezioni di Frida Kahlo al mondo, Olmedo e Gelman, da musei internazionali e da Casa Azul, la dimora messicana di Frida Kahlo e Diego Rivera. Mentre il PAC (4 luglio_9 settembre 2018) continua l’esplorazione degli altri continenti attraverso l’arte contemporanea con una mostra collettiva di artisti brasiliani che propongono una riflessione sulla loro conflittualità: gli scontri, le violenze e i soprusi politici, sociali, razziali, ecologici e culturali.
I più importanti musei del mondo continuano a scegliere Milano come sede privilegiata per raccontare le loro collezioni: quest’anno è la volta del Philadelphia Museum of Art (Palazzo Reale, 8 marzo_2 settembre 2018), che porta a Milano una selezione importante delle proprie collezioni d’arte moderna e impressionista, con opere di Pierre-Auguste Renoir, Claude Monet, Paul Cézanne, Henri Matisse, Pablo Picasso e Paul Klee.
Milano resta al centro della programmazione espositiva con una serie di progetti che contribuiscono a consolidare lamemoria storica della città.
A cento anni dalla fine del primo conflitto mondiale, Palazzo Morando | Costume Moda Immagine (15 marzo_15 luglio 2018) illustra il ruolo nevralgico di Milano durante la Grande Guerra, mentre la Biblioteca Sormani (18 maggio_14 luglio 2018) rievoca le fasi della contestazione studentesca del 1968, divampata a Milano tra le mura dell’Università degli Studi, e porta alla luce dalle proprie preziose raccolte i riflessi di quel vento di cambiamento nell’industria culturale.
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