CA’GRANDA: apre al pubblico uno dei gioielli nascosti della città di Milano, tra gli atti visionabili ci sarà quello della fondazione dell’ospedale, firmato dal duca Francesco Sforza.
Aprono al grande pubblico l’Archivio Storico e il Sepolcreto della Ca’ Granda, oggi Policlinico di Milano e uno dei più antichi ospedali d’Italia. Costruito nel 1637 dal Richini, l’Archivio è un vero gioiello nascosto della città, non solo per le migliaia di documenti storici che conserva, ma anche per il pregio artistico del posto, “luogo del cuore” del Fai.
Si potranno ammirare gli atti dell’amministrazione ospedaliera, dall’anno Mille ai giorni nostri – tra cui l’atto di fondazione dell’ospedale, firmato dal duca Francesco Sforza – centinaia di pergamene e alcune lettere firmate da Napoleone e Leopardi.
Le sale che ospitano l’Archivio fino al 1796 hanno accolto le riunioni del ‘capitolo’, ovvero il consiglio d’amministrazione dell’ospedale. Il salone maggiore, o ‘capitolo d’estate’, era fra i più vasti ambienti a uso profano presenti a Milano nel XVII secolo.
La sala è caratterizzata da una copertura a volta divisa in lunette, dipinta nel 1638 da Paolo Antonio de’ Maestri, detto “Il Volpino”. Il Sepolcreto si trova al di sotto della Cripta della Chiesa della Beata Vergine Annunciata, adiacente all’archivio, anch’essa di epoca secentesca, e si stima che custodisca i resti di circa 150mila pazienti ospedalieri deceduti fra il 1637 e il 1695.
Lo stesso luogo ha ospitato anche le spoglie dei caduti delle Cinque Giornate di Milano, prima che venissero trasferite al monumento dell’omonima piazza.
Le visite sono solo serali, martedì-venerdì dalle 17 alle 22, sabato e domenica dalle 15 alle 22.
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