darsena summer village
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 DARSENA: È stato uno dei provvedimenti più discussi della giunta Sala e ora la sua realizzazione è vicina.
Palazzo Marino, dopo l’approvazione lo scorso 17 maggio del nuovo regolamento della Darsena, ha messo a punto il bando di gara per la gestione della piattaforma galleggiante che occuperà 168 metri quadrati dello specchio d’acqua tra viale Gorizia e viale D’Annunzio, nella zona alaggio.
La struttura ospiterà manifestazioni ed eventi culturali, commerciali e legati al turismo per un massimo di 80 giorni l’anno e preferibilmente in due fine settimana al mese non consecutivi. La concessione, dopo un accordo raggiunto in Consiglio comunale, durerà due anni anziché i tre inzialmente indicati: sarà limitato inoltre l’utilizzo di schermi luminosi a fini pubblicitari – e non solo – di dimensioni superiori a tre metri per due. I privati che si aggiudicheranno lo spazio pagheranno un canone minimo di 53.283 euro (è questa la base d’asta). Oltre all’organizzazione di iniziative che garantiscano una continuità di eventi nella zona, il bando obbliga gli assegnatari a realizzare e a gestire per conto del Comune banchetti per la vendita di fiori, di prodotti di artigianato, quadri antichi e libri sulla sponda settentrionale del porto (lungo il lato che si affaccia su viale D’Annunzio) sempre per un massimo di 80 giorni l’anno.

«Con questo tassello – spiega l’assessore al Bilancio e al Demanio Roberto Tasca – completiamo il percorso iniziato con l’approvazione del regolamento da parte del Consiglio comunale. La Darsena ha ora un quadro autorizzativo chiaro per tutte le concessioni, anche per quelle che verranno bandite da ora in avanti per gli esercizi commerciali che vi operano».

Dalle attività a cui sarà destinata la piattaforma è esclusa la somministrazione di cibi e bevande. La realizzazione della struttura ha incontrato, nei mesi scorsi, l’opposizione dei comitati dei Navigli e ha causato anche qualche dissapore all’interno della maggioranza in Consiglio, poi rientrato grazie all’aggiustamento di alcune linee d’indirizzo, tra cui la durata della concessione. Le maggiori critiche erano arrivate dalla Lista Sala e da alcuni consiglieri del Pd, tra cui David Gentili e Carlo Monguzzi: «La piattaforma non sia troppo invasiva altrimenti la Darsena diventa un luna park».

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