Advertisement

“PicoBrew”,invece, sarà un pub itinerante ideale per chi ama le “bionde” artigianali realizzate con materie prime del territorio milanese, e al gelato firmato da “Gelateria Gorini”.

Il comune chiarisce in una nota “sono veri e propri punti vendita e di somministrazione itineranti ai quali saranno escluse, per il particolare contesto urbano e monumentale, alcune strade e piazze: l’asse viario compreso tra Piazza San Babila e il Castello Sforzesco” e cioè “Via Beltrami, Largo Cairoli, Via Dante Alighieri, Piazza Cordusio, Via Mercanti, Piazza del Duomo, Corso Vittorio Emanuele II e Piazza San Carlo”.

I singoli mezzi possono sostare per un tempo massimo di due ore e devono rispettare una distanza minima di 250 metri dalla presenza di un operatore similare. Nei giorni concomitanti lo svolgimento di mercati settimanali scoperti o fiere, l’attività di street food può essere svolta solo a una distanza minima di 500 metri dagli stessi. I cinquanta operatori sono soggetti al pagamento di un canone Cosap – il canone per l’occupazione del suolo pubblico – di circa 1.200 euro all’anno.

Cristina Tajani, assessore al commercio commenta:“Grazie a questa iniziativa abbiamo portato le tematiche proposte da Expo 2015 al centro del commercio itinerante, perché il cibo è sempre cultura e valorizzazione del territorio. Oggi lo street food rappresenta una modalità di consumo ampiamente diffusa nelle capitali europee e mondiali. Come amministrazione abbiamo non solo favorito la scoperta dei gusti e dei sapori della nostra tradizione ma, soprattutto, sostenuto la nascita di nuove opportunità commerciali e occupazionali per i giovani”.

Advertisement
Advertisement