ipv12 05 2013
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LIFESTYLE: Una decina di spazi già sottratti all’incuria, per oltre 50mila metri quadri. Il prossimo, in via San Faustino, per coltivazioni e attività didattiche.

Angoli di quartiere abbandonati da tempo e maltrattati negli anni trasformati nel giardino sotto casa. Zone Verdi dove fermarsi in pausa pranzo, leggere un libro oppure organizzare una festa di compleanno.

A Milano, con quasi 50mila metri quadrati salvati, i giardini condivisi stanno rivoluzionando la città e il modo di viverla. Dal centro alla periferia, saranno sempre di più. Il prossimo, in arrivo, potrebbe essere il più grande di tutti: quasi 18.000 metri quadri – ora coperti da sterpaglie – da destinare ad attività didattiche, giardinaggio, percorsi della memoria.

L’area, ceduta in comodato d’uso dall’università Statale al Comune di Milano, è in via San Faustino, tra Lambrate e l’Ortica. E da ieri è online il bando per aggiudicarsi gli spazi da riqualificare: ora le associazioni no profit interessate potranno presentare il proprio progetto, per poi coinvolgere residenti e non nell’organizzazione delle attività.

“Abbiamo voluto raccogliere questa grande sfida – spiega l’assessora all’Urbanistica del Municipio 3, Antonella Bruzzese – sia per la dimensione dell’area interessata che per la sua localizzazione.

Abbiamo mandato una lettera a diverse associazioni della zona e alle scuole limitrofe, invitando tutti a partecipare”. A Milano, di spazi come questo ce ne sono più di una decina. L’apripista, istituito nel 2012, è l’Isola Pepe Verde di via Pepe, a due passi dai grattacieli di Porta Nuova. In quel periodo, orfani della Stecca degli artigiani, i residenti erano in cerca di uno spazio che potesse ridare un’anima al quartiere: detto fatto, riuscirono a trasformare un deposito di materiale edile in disuso in un posto speciale.

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Nasce il giardino condiviso più grande di Milano, cittadini in azione contro il degrado


Più recente invece – siamo nel 2015 – è il Giardino delle Culture di via Morosini, un esempio di ‘mecenatismo urbano’: qui, un privato cittadino ha finanziato la ristrutturazione e la realizzazione dei due muri di Millo, il writer famoso nel mondo per i suoi personaggi. In questo parchetto da doposcuola si riuniscono i giovani della zona, anche per studiare all’aperto.


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Al Giardino Nascosto di via Bussola, 5mila metri quadri nei pressi di via Andrea Ponti, alla Barona, si fa yoga.

E pensare che lì, fino al 2013, c’era un campo rom, mentre oggi il Comitato Andrea Ponti fa rivivere gli spazi grazie alle tante attività culturali che confeziona in tutte le stagioni.

In Bovisasca invece c’è l’orto comunitario, gestito in condivisione tra più di 50 ortisti volontari che nel 2016 hanno allestito l’area in collaborazione con il Progetto campus del dipartimento di Design del Politecnico e la scuola media di via Gabbro.

Stessa destinazione per un’area in via Esterle, quella degli Orti di via Padova.

Restyling nel segno del verde in corso, dunque, per Milano.

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