Le dieci offerte sono equamente divise tra i due lotti e quattro buste sono già state accettate con riserva, la commissione vuole fare ulteriori approfondimenti sull’esperienza nel settore della ristorazione e l’assenza di «collegamenti» fra le proposte, di Bernardelli con la «Carola srl» (interessato allo spazio più grande) e della Mie.ede srl, che fa riferimento alla moglie Vesna Zarcov (che punta a quello più piccolo), e tra la società Pinterre srl e la Money srl, che concorre per lo spazio più piccolo in associazione di impresa con la «Edamame srl», titolare di negozi di take away giapponesi.
Uno è il «Musibi di via Santa Radegonda, accanto ai «panzerotti» di Luini, proprio a due passi dall’Ottagono. Ma assicurano: “faremmo cucina tradizionale, la Galleria ha un tale valore che solo un folle potrebbe pensare di snaturarlo, anzi ci piacerebbe vincere per esportare il marchio in Giappone”. Allo spazio del «Gatto rosso» hanno puntato anche la srl napoletana «Lupitas’s» di Mauro Tiberti, fondatore dell’outlet dolciario («per noi la Galleria è il quadrilatero del gusto» il commento), la «Prima C Snc», che gestisce un caffè in Passaggio Duomo e la «Pinterre», che si è presentata in Ati con la giapponese «Shintaro Akatsu food & entertainment».
Mentre per il lotto 1, oltre ad Alloni, la moglie di Bernardelli e la Money sono in lizza la società napoletana «Molina 6-678» e il gruppo di ristorazione «Fabbro spa». Incrocia le dita Andrea Loiacono, che ammette di aver fatto «un’offerta economica importante, di più credo non si possa fare» e temeva la concorrenza dei grandi colossi.