vicini di casa
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VICINI DI CASA: i milanesi e le loro scuse per non interagire con i condomini.

VICINI DI CASA:  la ricerca è stata promossa da Nescafè con metodologia Web Opinion Analysis.

 

I dati parlano chiaro: i milanesi sono i vicini più asociali d’Italia (69%) seguiti dai torinesi (68%) e dai veneziani (66%). I più affabili sono invece i palermitani.

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E’ questo quello che emerge dalla la ricerca promossa da Nescafé sui condomini asociali che ha ispirato il video The Nextdoor Hello girato a Milano.

Lo studio è stato condotto con metodologia WOA (Web Opinion Analysis) su circa 700 milanesi, uomini e donne tra i 18 e i 65 anni, attraverso un monitoraggio online sui principali social network, blog e forum con l’obiettivo di capire come sono cambiati nel tempo i rapporti tra vicini nei condomìni meneghini.

Dalla ricerca è emerso che il 77% dei milanesi evita i propri vicini dando la colpa alla frenesia della routine quotidiana, confermata dal 71% dei meneghini che individua nella mancanza di tempo la causa della poca socializzazione. Il 52% teme di essere ignorato dal vicino, mentre la micro-criminalità e il terrorismo promosso dai media scoraggia il 49% dei milanesi a dare confidenza ai vicini. Il 34% non vuole risultare invadente e il 23% infine si definisce troppo timido.

Ma non finisce qui: 8 milanesi su 10 fanno finta di nulla se si trovano davanti un vicino, guardando altrove o armeggiando con il proprio smartphone e “scusa, sono di fretta” viene utilizzato dal 70% dei milanesi per non attaccare bottone. Il 47% taglia la testa al toro evitando di prendere l’ascensore se è già occupato e il 33% non esce di casa prima di essere certo che per le scale non ci sia nessuno.

“Nella società sta aumentando la mobilità e diminuisce il senso di attaccamento al luogo e anche al vicinato” sostiene Marco Costa, professore del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Bologna; mentre Giandomenico Amendola, professore di Sociologia Urbana nella Facoltà di Architettura dell’Università di Firenze  spiega che “in un palazzo abitato in da lavoratori, le occasioni di incontro sono inevitabilmente sporadiche ed in genere molto rapide e formali. Andando ad analizzare i fattori che agiscono sui rapporti di vicinato, i principali sono l’omogeneità sociale-culturale e il tempo di residenza”.

Il premio di vicino più asociale va al manager, uomo, tra i 31 e i 50 anni, milanese.

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